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Cinque volti nuovi, due cessioni eccellenti e ancora ...

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Operazioni minori, prima di un'altra trattativa che si annuncia lunga e ricca di ostacoli. Quella per il rinnovo di Alberto Aquilani. Il padre del giocatore non è stato ancora convocato a Trigoria ma da lunedì in poi dovrà tenere d'occhio il telefono. L'azzurro ha il contratto in scadenza tra due anni e ha già rifiutato una proposta di adeguamento. Corteggiassimo da Juventus e Arsenal (il sogno di Wenger è farlo giocare in coppia con Febbrile), avvicinato in passato da Inter, Real Madrid e Barcellona, Aquilani è nelle condizioni di pretendere un ingaggio da «top player». Per intenderci, vicino al tetto massimo imposto dalla società di 2,5 milioni più premi. La Roma non intende perdere un gioiello che si è cresciuto in casa e proverà ad accontentarlo, ma in questa vicenda l'aspetto economico rappresenta un problema secondario. Anche in Supercoppa Aquilani ha avuto la conferma che difficilmente potrà giocare con continuità nel suo ruolo naturale di centrocampista centrale. Perché De Rossi è De Rossi e Pizarro è uno di cui Spalletti non farebbe mai a meno. Ma Aquilani, compiuti 24 anni, non è più intenzionato ad aspettare. Entrato a pieno regime nel giro della nazionale, ora vuole una crescita economica ma soprattutto tecnica, che dovrà necessariamente passare da una ritrovata condizione fisica. Il suo esordio in campionato è però a rischio: giovedì ha subito un colpo sul piede sinistro in allenamento, ieri i controlli a Villa Stuart hanno escluso lesioni. Solo se oggi il dolore sarà passato, Spalletti lo convocherà. Ale. Aus.

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