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Rino Tommasi NEW YORK Il bilancio ...

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Tuttavia la situazione è stata ben presto ridimensionata nel secondo turno. Se infatti non si poteva chiedere a Robertina Vinci di battere la sorellona di Marat Safin e nemmeno a Sara Errani di battere la cinese Li Na, ha molto deluso la sconfitta di Francesca Schiavone contro un'avversaria non solo mediocre (n.87) ma largamente alla sua portata. In questa situazione si sta aprendo uno sgradevole scenario che ha per sfondo la nostra squadra di Coppa Davis e le convocazioni per l'incontro di Montecatini con la Lettonia (19-21 settembre). L'altro giorno Simone Bolelli ha detto di non avere ancora parlato con Barazzutti ma che non avrebbe comunque deciso se giocare o meno in Davis dopo l'incontro di doppio. Nel frattempo Starace ci ha fatto sapere di avere invece parlato con Barazzutti e di essere sicuro della propria convocazione. Comunque lo stesso Starace ha fatto eco a Bolelli per lamentarsi di non essere stati assistiti a Pechino come i tennisti degli altri paesi. Queste lamentele devono essere giunte in Federazione se dall'ufficio stampa è stato diramato un comunicato per spiegare quali erano stati i limiti imposti alla Federtennis dal Coni nel numero delle persone inviate ai Giochi. Si litiga, purtroppo, attorno al nulla. Il torneo olimpico, per il tennis, è molto meno importante di una prova dello Slam, l'incontro di Coppa Davis con la Lettonia serve solo per evitare la retrocessione nel terzo gruppo. Come succede da molto tempo, per avere un campo importante bisogna che i nostri giocatori incontrino un avversario di livello. Così la Vinci ha avuto l'onore del centrale per il match con la Safina. Si è difesa abbastanza bene ma ha dovuto cedere in due set.

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