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Paolo Dani MONTECARLO Questione di urne e di palline. Si ...

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Quattro italiane in corsa con la qualificazione ottenuta ieri dalla Fiorentina. Mentre l'Inter si appresta a vivere una vigilia piuttosto tranquilla, forte della consapevolezza di essere inserita in fascia 1, e sapendo già di evitare con assoluta certezza gironi di ferro, per Roma, Juve e soprattutto viola qualche insidia c'è. Innanzitutto i giallorossi (saranno rappresentati a Montecarlo dai dirigenti Tempestilli e Di Martino) ha forti possibilità di trovarsi di fronte un'inglese. Due gli incubi di Totti & Co.: il Manchester e il Liverpool che ieri nei preliminari si è qualificato grazie a un gol nel secondo tempo supplementare di Kuyt. Dalla prima fascia la Roma pescherà un'avversaria tra le quattro di Premier (le altre due sono Chelsea e Arsenal), oppure Barcellona, Real Madrid o Lione. Non mancano squadre inisidiose anche in terza fascia come gli scozzesi del Celtic, i russi dello Zenit San Pietroburgo e il Fenerbahce. La squadra da evitare nell'ultima fascia è l'Atletico Madrid. Pericoli anche per la Juventus che però ieri sera ha tirato un sospiro di sollievo: l'eliminazione dello Shalke a favore dell'Atletico l'ha proiettata in seconda fascia. Dopo i due anni di astinenza dalle Coppe (il coefficiente Uefa tiene conto dei punti conseguiti nelle ultime cinque stagioni) la Juve ritorna sul palcoscenico della Champions passando per la fascia 2, mentre la Fiorentina si ritrova, a otto anni dall'ultima recita nel trofeo più prestigioso d'Europa, inevitabilmente in fascia 4. Tradotto in palline, per i viola significa rischiare un girone molto duro, non solo assieme ad una testa delle teste di serie, ma anche con una delle altre grandi big inserite in fascia 2 (il Bayern di Toni, il Villarreal di Giuseppe Rossi e Psv in primis). D'altronde con il ranking Uefa che avevano, 26ª la Juve, addirittura 59ª la Fiorentina non si poteva pretendere di più. I bianconeri, che erano primi nella terza fascia, sono stati ripescati in seconda grazie al successo dell'Atletico Madrid. Mentre i viola non hanno neanche potuto sperare di rientrare nella terza fascia. Ma il ritorno nell'Europa che conta è un successo a prescindere. «Questa Juve - ha detto ieri Pessotto - è una squadra compatta e determinata, che sa cosa vuole. Speriamo davvero di tornare ad essere vincenti». Certo cominciare evitando un girone di ferro assicurandosi una comoda qualificazione alla fase ad eliminazione diretta sarebbe già un bel aiuto. Quello che è certo per le squadre italiane al via è che non potranno incrociarsi da subito, visto che uno dei pochi paletti adottato dall'Uefa prevede l'impossibilità per le squadre dello stesso paese di incontrarsi nella fase a gironi. A conti fatti quindi saranno 4 urne con 8 squadre divise in quattro fasce, per formare gli otto gironi che porteranno poi le prime due di ogni raggruppamento agli ottavi di finale. Con un pizzico di fortuna un obiettivo alla portata di tutte le squadre italiane, sempre che le palline girino dalla loro parte.

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