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Partiamo alla pari con l'Inter

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«Se consideriamo solo il risultato - ha attaccato da Trigoria il tecnico giallorosso - la Roma ne esce male perché la supercoppa l'ha vinta l'Inter. Se guardiamo altre cose, io ho visto una squadra che è riuscita a ribaltare una prima parte iniziale difficile, dove l'Inter ha fatto meglio. Poi nel secondo tempo l'ha riportata in parità, nei supplementari la poteva aver chiusa e ai rigori si era ricreata la possibilità vincere, poi l'ha vinta l'Inter». Già, ma il bilancio è positivo: almeno per la testa: «Nel complesso la Roma ne esce a testa alta. Ha messo a posto delle situazioni che lo scorso anno non andavano bene. Anche nei calci di rigori la squadra ha dimostrato personalità, sono stati battuti tutti bene. In porta c'erano due portieri nazionali». Alla domanda ricorrente su Totti rigorista Spalletti non batte ciglio. «Queste sono cose che si guardano all'interno. Mi fa piacere che lui voglia ripartire dalle cose sbagliate. Se rifarei la scelta di mandarlo in campo? Francesco ha evidenziato che qualche difficoltà ce l'ha ancora. Non è che gli potessi chiedere di più, mi aspettavo quanto ha dato». Ma a tener banco è ancora il mercato dal quale Spalletti si asetta almeno un altro giocatore: inutile far nomi. «Bisogna puntare su quello che è più possibile prendere. Per questo non possiamo dare un nome preciso. Possiamo stare tranquilli perché i giocatori che abbiamo sono molto bravi e sanno interpretare più situazioni. A me serve la mentalità della squadra soprattutto». Poche le differenze, almeno al momento tra l'Inter di Mancini e quella di Mourinho: «Ce la siamo giocata con entrambe. Se siamo incompleti? Questa squadra ha vinto quando è mancato Totti, Taddei o Mancini. Ah, come mai a Mourinho nessuno ha chiesto della sostituzione del brasiliano? Mourinho l'ha sostituito e non c'è stato nessuno che in conferenza gli abbia chiesto perchè avesse tolto Mancini: cosa che qui invece a Roma tutti lo chiedevano». Sarà perchè quando veniva sostituito in giallorosso scuoteva sempre la testa? «Non l'ha scossa sempre la testa e se pure l'avesse scossa si dovrà tenere conto anche della sua prestazione...». Chiusura sulla querelle Cicinho. «Ho letto che avete scritto: "Spalletti fa il duro" - spiega il tecnico - ma non è vero: Spalletti fa il morbido. Ho solo fatto notare quale deve essere il comportamento. Se uno arriva e mi chiede "O gioco, o vado via", io gli rispondo "vai via...". Okaka? Ha le stesse possibilità di restare rispetto a prima. Se ho deciso di tenerlo, è perché ho fiducia in lui».Tiz

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