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L'Inter conquista ai rigori la Supercoppa. Totti sbaglia il penalty decisivo

Totti

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Ci vogliono i rigori, per assegnare il primo trofeo della stagione, stille di energie da spendere nella guerra dei nervi dal dischetto: più saldi quelli dei nerazzurri, ma le protagoniste hanno diritto a un comune applauso di sortita. Ha fallito il match-point Totti, poi ha sbagliato Juan, non ha tremato l'altro capitano, Zanetti, laurea per Mourinho. Metà gara quasi da incubo. Difficile improvvisare, recitare a braccio, quando anche gli interpreti hanno scarsa dimestichezza con il loro compitino tattico. E dunque la Roma, quella vera, non si è vista per un tempo: a destra è fermo Taddei, a sinistra è partito Mancini, ancora un gioiello per adornare la rivale tradizionale, qualcuno mi spiegherà i fischi dei tifosi romanisti al campione brasiliano. L'Inter ha mostrato organizzazione tattica perfetta, esaltata però anche da una condizione atletica superiore rispetto a quella di una Roma che non riusciva a presidiare il centrocampo, Aquilani restio ad adeguarsi alle fasce laterali, Perrotta ad arrangiarsi a destra, grande disponibilità ma scarsa attitudine di Baptista a sinistra, dove Riise faceva il possibile, pur in quasi costante inferiorità numerica. Una fiammata iniziale con Vucinic, poi soltanto Inter, Ibra stratosferico, Stankovic e Mancini protagonisti, fortunata la Roma a chiudere il primo tempo con un solo gol al passivo, segnato da Muntari ma propiziato da un goffo tentativo di autorete di Mexes, in difficoltà come i compagni di linea. Un'altra Roma al rientro in campo, maggiore ordine, ma soprattutto incapacità da parte dell'Inter a mantenere i ritmi infernali del primo tempo, dopo il capolavoro balistico di Daniele De Rossi, predominio romanista, insistita ricerca del colpo grosso, buon segnale la crescita di Baptista. Però anche l'ormai consueto calo di tensione in difesa, Mexes colpevole nel via libera a Balotelli, sontuoso nella conclusione di tocco alle spalle di Doni. Anche Totti in campo, e perfino Okaka per l'ultimo assalto giallorosso, corner e testa di Vucinic a sancire i supplementari, che la Roma deve affrontare con uno schieramentio sbilanciato e tanta stanchezza nelle gambe.

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