Federico Lo Giudice f.logiudice@iltempo.it Oro argento e ...
L'Olimpiade pechinese si è chiusa con 28 podi, quattro in meno rispetto ad Atene: 8 ori (erano 10 quattro anni fa) che hanno fatto registrare una flessione. Il Coni, però, guarda al bicchiere mezzo pieno, parla di ricambio generazionale, perchè è vero che nonostante tanti «vecchietti» ancora sulla cresta dell'onda e sempre prezioso bacino a cui attingere, la media anche dei medagliati si è abbassati. Il flop maggiore è quello delle nostre squadre. In Grecia in quattro erano riuscite a portare a casa una medaglia (compreso lo storico oro del Setterosa), in Cina sono andate tutte fuori. L'unica ad avvicinarsi al podio è stata la squadra maschile di volley, sconfitta nettamente nella finale per il bronzo dalla Russia. Il nuoto è lo sport che ha pagato il prezzo più alto alla sfortuna da quarto posto: ha cominciato Alessio Boggiatto, nel primo giorno di gare nel Water Cube, finendo a ridosso delle medaglie nei 400 misti. Stregate le staffette azzurre: il record europeo non è bastato alle azzurre della 4X200 stile libero (in gara anche Federica Pellegrini e Alessia Filippi, le uniche salite sul podio dell'Italnuoto) che ha chiuso al quarto posto, come i colleghi maschi nella stessa specialità. Per gli azzurri medaglia di legno anche nella 4X100 stile. Come per Valerio Cleri nella 10 km di nuoto di fondo. L'azzurro, nato a Palestrina, alle porte di Roma, 27 anni fa, ha lottato con i primi nella bagarre che è il nuoto in acque libere, ma poi si è dovuto accontentare di restare giù ai piedi del podio. Acqua amara anche per il canottaggio: Elia Luini e Marcello Miani che hanno lasciato il loro doppio pesi leggeri ai piedi del bronzo. O per il nostro portabandiera Antonio Rossi quarto nel K4. La maledizione per gli azzurri si è spinta pure oltre i campi di gara di Pechino, arrivando fino a Qingdao, patria della vela ai Giochi. I fratelli Piero e Gianfranco Sibello nel 49er sono quarti, ma il piazzamento scatena polemiche e finisce sul tavolo del Tribunale arbitrale di Losanna. Tanta sfortuna, insomma, per la spedizione azzurra. Lo avrà pensato, forse, anche Giovanna Trillini: perchè il sortilegio negativo ha toccato anche la pedana della scherma e farne le spese proprio la veterana del fioretto, che alla sua ultima partecipazione olimpica, è rimasta fuori dalle medaglie. Amaro in bocca anche per la nostra Veronica Calabrese, che nel taewkondo che avrebbe potuto vincere il bronzo (categoria 57 chili) e che invece l'ha vista perdere 3 a 2 per un «golden point» contro la statunitense Diana Lopez. Ma ci sono state anche medaglie di legno tra le polemiche. Clamorosa quella di Igor Cassina alla sbarra e di Andrea Coppolino agli anelli. O quella di ieri, a conclusione dei Giochi, per le ragazze della ginnastica ritmica quarte «per demerito» dei giudici che hanno preferito premiare russe e cinesi. A «consolare» le sei splendide ragazze azzurre ci penserà lo sponsor tecnico che ha promesso di «ripagare» la loro delusione con 5mila euro ciascuna. Una delusione che passerà in fretta perchè i nostri azzurri, siamo certi, sono pronti per la rivincita a Londra 2012.