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Un silenzio infinito e trentamila abbracci

Franco Sensi

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Sotto un sole cocente e in rispettoso silenzio hanno atteso l'arrivo del feretro. Qualche tifoso ha gli occhi lucidi per le lacrime, altri una sciarpa al collo o indosso la maglietta della «Magica»: tutti in attesa di salutare il presidente del terzo scudetto giallorosso. Alle 9.35, tra gli applausi, arriva la signora Maria, moglie di Sensi, accompagnata dal medico sociale della Roma Mario Brozzi e dal dirigente Antonio Tempestilli. Dietro di loro la figlia Rosella, che da tempo tiene le redini del club. Pochi minuti ed iniziano ad arrivare anche tanti volti noti da Antonello Venditti agli ex giallorossi Amedeo Carboni, Abel Balbo, Gigi Di Biagio, Eusebio Di Francesco e l'indimenticato Aldair. Sotto gli stendardi dei rioni della città, all'interno dell'aula Giulio Cesare, la salma di Sensi è coperta da un velo trasparente e un rosario bianco e sul bordo una grande bandiera della Roma. Lentamente il popolo de Roma inizia a sfilare davanti al feretro del «suo» presidente. Commossi, come se fosse scomparso un parente, guardano all'interno della bara il corpo rimpicciolito di un gigante. «Un titano romano», come dice Marco, che ha scritto, con i suoi sacrifici non solo economici, una pagina indelebile per la Roma calcistica e i suoi tifosi. «Grande combattente, grande uomo e grande presidente» è il messaggio di un bigliettino che un tifoso ha lasciato accanto a un mazzo di fiori. Su un altro si legge «Ave Franco, da oggi sei nell'Olimpo dei grandi di Roma». Qualcun altro, come ha fatto il capitano giallorosso Totti, utilizza la parola «padre» per definire Sensi e ringraziarlo per quello che ha fatto: «Grazie papà, vigila sulla nostra fede». Un anziano si ferma davanti al suo presidente fissandolo per qualche istante poi appoggia una sciarpa ai piedi della bara e si avvicina alla signora Maria abbracciandola e dicendole: «Franco ci ha fatto grandi». Anche la famiglia Sarrocco di Ponte Mammolo si è presentata al completo padre, madre, due figli e cane per omaggiare il presidente giallorosso «ognuno lascia un segno nella vita» afferma il capofamiglia. Sono solo alcune delle dimostrazioni di infinito amore della gente di Roma per un uomo che con la sua tenacia, generosità e passione ha stregato un'intera città e non solo. Sì, perchè ieri a rendergli omaggio c'erano anche alcuni dei suoi «nemici-avversari». Dai laziali Siviglia, Tare e De Silvestri al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete quasi stupito che tanta gente fosse lì, in una calda mattina di agosto, «solo» per salutare un presidente di calcio. Ma Sensi per i romanisti era molto di più di un dirigente di una società di pallone. Era e resterà sempre colui che ha combattuto contro i padroni del calcio. L'uomo che ha «giocato» in proprio per regalare un sogno che i romanisti attendevano da 18 anni. Una persona speciale, unica. Lo sa bene Amadeo Amadei, capitano del primo scudetto giallorosso, anche lui presente per omaggiare «il» presidente. Nel pomeriggio ad omaggiare Sensi arrivano anche i giocatori romanisti convocati in nazionale. Il gruppo è formato da Perrotta, Cassetti, Aquilani, De Rossi e l'ex Amelia insieme al preparatoere Vito Scala e dal vice presidente della FIGC Demetrio Albertini. Con loro anche la signora Fioravanti, sorella di Maria, il ds Pradè sedutosi al fianco della più piccola delle sorelle Sensi, Silvia, il generale De Martino, l'avvocato Ferreri e l'avvocato Conte. De Rossi ha gli occhi lucidissimi. Il suo volto è lo specchio del dolore. Anche Aquilani sembra non riuscire a trattenere l'emozione. Al giovane centrocampista si avvicina la signora Maria che lo abbraccia e accarezzandogli la spalla gli sussurra all'orecchio qualcosa. Lui, Alberto, sorride e annuisce con la testa. Alla loro uscita dalla camera ardente i 4 giocatori giallorossi sono stati accolti da un urlo dei tifosi: «domenica con l'Inter vincere per lui». Intorno alle 19.30 arrivano anche Totti con Spalletti e Bruno Conti. La loro presenza non era prevista, ma alla fine la voglia di esserci è stata più forte dei programmi stabiliti. Oggi dalle 9 alle 11 la camera ardente sarà aperta al pubblico, poi alle 12 si terranno i funerali nella Basilica di San Lorenzo al Verano. Sarà l'occasione per Rosella Sensi di leggere un messaggio di ringraziamento per tutti coloro che hanno voluto trubutare il loro amore per suo papà.

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