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Le quattro carte azzurre da giocare con entusiasmo

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«Venerdì durante l'ultimo allenamento serio ho avvertito un dolore muscolare. Da allora sono fermo e riprenderò domani (oggi ndr) con un po' di corsetta. Sono comunque ottimista, stavo bene e quindi spero che nulla sia perduto». Di Martino. La vice campionessa mondiale è serena e domani mattina andrà nella pedana del salto in alto con la convizione di far bene. «È stata una stagione senza intoppi dal punto di vista dell'allenamento anche se poi in gara non sono riuscita ad ottenere le misure che volevo. Sono però fiduciosa, sono migliorata in molti aspetti tecnici e quindi spero di non avere problemi ad ottenere l'1.96 di qualificazione (mattutina ndr). Poi in finale si vedrà». Schwazer. Gli occhi sono tutti puntati su di lui. Alex viene da due bronzi mondiali nella 50 km di marcia di cui l'ultimo, quello di Osaka, condito con molto rammarico. «Sto bene, ho preparato quest'appuntamento al meglio ma non dimentichiamoci che stiamo parlando di un Olimpiade. Non si dovrà sbagliare, perchè c'è molta gente che va forte». Rigaudo. Ad Atene arrivò sesta, agli europei di Goteborg, di due anni fa, seconda nella 20 km di marcia. «Quest'anno è stato difficile, ho scoperto di avere l'asma ed ho dovuto curarla. L'ultimo periodo di preparazione è andato bene, il clima non è così ossessivo, allora perchè non provarci?». Gio. Esp.

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