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Il mea culpa di Igor e il blitz «argentino»

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Avanti due set a uno in casa Italia si è spenta la luce e non ha funzionato più nulla. Il parziale di 7-1, provato dalla battuta di Berg, segna il quarto set ed è, purtroppo l'anticipo di quello che avviene nel tie break. Un blackout assoluto, mentale prima che tecnico, come ammette il libero Cardullo: «Siamo andate completamente fuori di testa. Loro hanno una bella battuta, ma avremmo potuto fare di più, sia in ricezione che in difesa. Non abbiamo avuto reazione. La sensazione è stata di smarrimento». Avvilita anche il capitano Lo Bianco: «Ad un certo punto abbiamo smesso di giocare, facendo diversi errori e non siamo riuscite a tirarci fuori. Non si può giocare così, ci hanno preso a pallate. È stata una questione mentale». Ma coach Barbolini è più severo: «Giocavamo bene, sia in attacco che in difesa, poi non so. Non siamo più riusciti a spingere. Quando si subisce in ricezione e non si mette la palla a terra, è troppo facile nascondersi dietro al problema mentale. E' importante la testa, ma conta fare i punti". Ma il gruppo rimane unito: ìNon mi sento assolutamente tradito. Stiamo tutti malissimo, perché abbiamo perso una grande occasione».

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