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Enrico Tonali PECHINO Se l'Italia non rimane a ...

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«Ho dimostrato che a volte anche le cose impossibili succedono! Sono contentissimo e sereno, lo volevo, me l'aspettavo, sono stato bene tutta la settimana e sentivo di potercela fare. Adesso voglio l'oro nel 2012!», ha detto un euforico Romero, che non ha dimenticato di ringraziare «chi in Italia mi ha dato fiducia e sono felice di averla ripagata. Sono contento anche per la squadra italiana, che meritava di salire sul podio». Con il terzo posto di Romero, che ha ricevuto i complimenti dal presidente del Coni, Gianni Petrucci («è un podio importante per il nostro medagliere e perchè non si dica che, nella vela, c'è solo la Sensini...»), la giornata per i colori azzurri sembrava ben avviata, soprattutto pensando che qualche ora dopo sarebbe toccato a una garanzia come Igor Cassina. Ma non è stato così e l'Italia si è dovuta «accontentare» dell'ennesimo show della Idem. La pagaia azzurra punta al doppio record, in finale in sei specialità (mai successo ai Giochi) e sul podio con la più longeva delle canoiste, Josefa Idem, 44 anni a settembre, due figli, sette Olimpiadi e quattro medaglie a cinque cerchi. E' stata lei («forma psico-fisica splendida» giura il d.t. azzurro Perri) a far correre ieri un brivido nel team italiano in tribuna, presidente Giovanni Malagò dell'Aniene (Sefi è tesserata per i colori gialloblu romani) compreso. In un'eliminatoria difficile con un'unica promozione alla finale di sabato, la finnica vicecampionessa mondiale Rikala e la cinese beniamina locale Zhong ai fianchi, l'ex-poliziotta di Goch (nata in Germania è italiana per amore, sposando Guglielmo Guerrini) ha vinto nel K1 metri 500 con il secondo miglior tempo (1'48"86) mentre le più pericolose pretendenti al podio - la tedesca Wagner (1'48"74) e l'ungherese Kovacs (1'49"42) - dominavano le altre batterie. ìBella gara" esclamava Antonio Rossi all'arrivo ìPassaggio veloce in 52"30 ai 250 m, controllo della cinese e ottimo tempo conclusivo". In effetti l'intertempo era superiore di appena 16/100 a quello esplosivo dell'ucraina Osypenko, altra brutta cliente per la finale. «In gara voglio vincere, alla mia età non è bello perdere, fai la figura della pensionata» ansimava al rientro Josefa, che ha lasciato l'Assessorato allo Sport di Ravenna per preparare i Giochi «Il merito va anche a mio marito, mi allena e ha studiato questa nuova barca che mi sta agevolando molto». Il K1 della Idem - gli altri azzurri usano scafi portoghesi - è di concezione USA, realizzato in Europa. Dopo quella agguantata lunedì sui 1000, il K2 di Facchin e Scaduto è entrato ieri pure nella finale dei 500, mentre il giovane triestino Zerial è in semifinale nel K1 500. Già in finale (c'è venerdì) il K4 1000 con Rossi, devono recuperare - oggi e domani - il K4 ed il K2 500 donne.

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