Vale, le mani sul titolo
Questa volta però ha dovuto fare i conti con un Rossi straordinario che liberatosi dell'americano della Kawasaki, John Hopkins, si è messo nella scia del canguro mantenendosi a distanza di tiro. Dopo quattro giri i due avevano otto secondi sugli avversari, e per quanto il ducatista cercasse di forzare, Vale rispondeva con tempi record. «Ero tranquillo - ha raccontato poi Rossi - perché vedevo che la Ducati si muoveva molto, e non era perfettamente a punto». La svolta all'ottavo giro: Stoner cade, si rialza tentando di riprendere la gara ma è costretto a parcheggiare poche curve dopo. «La moto è scivolata davanti di colpo - ha spiegato l'australiano - abbiamo avuto dei problemi per tutto il week-end e per la gara abbiamo scelto una gomma più morbida. Sapevamo che non eravamo al 100%. Questo zero in classifica ci mette in difficoltà in campionato, ma faremo del nostro meglio per vincere nelle restanti gare». Al settimo cielo Valentino Rossi, che trovatosi da solo al comando con 15 secondi sul resto del gruppo, ha tirato i remi in barca. «Questa vittoria è figlia della prestazione di Laguna Seca dove abbiamo capito che dando il massimo potevamo giocarcela con Stoner. Ora abbiamo 50 punti di vantaggio e la classifica ci sorride». A sorridere sono in molti, a cominciare da Elias giunto terzo con la Ducati del team Pramac che sale sul podio dopo una serie di risultati non esaltanti, ed anche Capirossi, terzo dopo una serie di infortuni. «Sono stracontento per me e per la squadra, vengo da un brutto periodo ma nella pausa estiva mi sono ricaricato. Qui ho eguagliato il record di 276 gran premi disputati, cogliendo il podio numero 99». Quarto Nakano velocissimo con la Honda ufficiale, quinto West davanti a Vermeulen e Melandri giunto settimo al termine di una gara in rimonta. «All'inizio non riuscivo a guidare, da metà gara in poi ho girato sui tempi dei primi». Dietro al pilota di Ravenna si è piazzato De Angelis anche lui poco incisivo nelle prime battute, e velocissimo nelle fasi finali nelle quali ha avuto ragione di Dovizioso primo dei piloti gommati Michelin. La casa francese è apparsa in gran difficoltà: il rendimento delle Michelin ha condizionato anche la gara di Pedrosa, solo 15°. Prossimo appuntamento il 31 agosto per il Gp di San Marino sul circuito di Misano Adriatico.