Al Milan il trofeo Berlusconi La Juventus perde Chiellini

Oggi sarà sottoposto agli accertamenti del caso, ma è scontato uno stop superiore al mese: brutta tegola per Ranieri, che sarà così costretto ad affidarsi a Legrottaglie e Mellberg, visto che anche il croato Knezevic ha passato finora più tempo in infermeria che non in campo. Quanto alla partita, i bianconeri avevano cominciato meglio sfruttando il solito brio di Del Piero e la sua intesa in via di perfezionamento con Amauri. Centrocampo a tre con il rilancio di Tiago, tagli di Nedved a volontà: il brasiliano, servito ovviamente dal capitano, andava anche in gol appena dopo il quarto d'ora ma si vedeva la rete annullata per un fuorigioco inesistente. Era in pratica quello il segnale della serata storta: arrivavano così, in rapida successione, la papera di Chimenti che permetteva a Jankulovski di portare il Milan in vantaggio, l'invenzione di Seedorf che lanciava Ambrosini per il raddoppio e il già citato ko di Chiellini., di gran lunga la peggior notizia della giornata. In quel momento calava in pratica il sipario sulla partita, vista la preoccupazione che si impossessava della panchina juventina. Il Milan in ogni caso faceva il suo, nonostante le infinite assenze (su tutti: Pato, Kakà e Ronaldinho) e un attacco ridotto al solo Paloschi nel primo tempo e al redivivo Inzaghi nel secondo. Proprio SuperPippo ci metteva una manciata di minuti a timbrare il solito cartellino davanti all'esordiente Manninger, spedito in rete dall'altrettanto consueto Seedorf. Ranieri sanciva la fine anticipata del match mandando in campo tre ragazzini (Pasquato batteva anche Dida, prima della doppietta di Ambrosini) e cominciando a pregare per le sorti del ginocchio di Chiellini che dovrà saltare la nazionale. Il ct Lippi al suo posto ha convocato Legrottaglie. E' ovvio che in pericolo non c'è la qualificazione al tabellone principale della Champions, ma un inizio di campionato che potrebbe diventare a handicap.