La Lazio scopre il mal d'attacco

Due giorni prima polveri bagnate a Liverpool e altra sconffitta. Nella presentazione ufficiale di martedì ancora due reti dei centrocampisti Matuzalem e Meghni. L'attacco della Lazio non graffia: il tecnico Rossi continua a insistere sul nigeriano Makinwa lasciando Zarate in panchina. Pandev non è ancora nella migliore condizione mentre il giovane argentino sembra essere quasi un elemento estraneo alla squadra. Il tecnico spesso lo lascia in panchina preferendo la fisicità di Makinwa che, tuttavia, di questi tempi non segna neppure con le mani. L'allenatore sembra non vedere come punta centrale il talento sudamericano che, schierato sull'esterno, appare estraneo alla manovra. Il lavoro svolto durante la preparazione, basato sul fondo più che sulla rapidità, non ha agevolato il puntero di Haedo che fa della velocità una delle sue doti migliori. La squadra inizierà a lavorare sulla velocità nei prossimi giorni, agevolando l'ex centravanti del Velez. Zarate era stato il colpo più prezioso dell'estate, il fiore all'occhiello del presidente Lotito che aveva portato magistralmente a termine un'operazione ai limiti della fattibilità, vincendo la concorrenza di numerosi club inglesi. Un affare da diciassette milioni di euro che aveva riacceso gli entusiasmi del popolo laziale. Zarate aveva rinunciato ai soldi del Portsmouth - 3 milioni di euro l'anno - pur di giocare nel campionato italiano, ma al momento il suo inserimento non sta andando nel migliore dei modi. Poi c'è la tegola Rocchi: il bomber veneziano ha chiesto e ottenuto di restare a Pechino fino a sabato prossimo quando la nazionale di Casiraghi affronterà il Belgio nei quarti di finale del torneo olimpico. Subito dopo il giocatore tornerà in Italia. Lunedì i controlli di rito, con una tac che definirà l'entità dell'infortunio. Entro 30 giorni l'attaccante sarà a disposizione di Rossi: prima di allora bisognerà trovare nuove soluzioni ed esaltare nel modo migliore le qualità degli attaccanti a disposizione.