Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Ferrari, una macchina da soldi in prima fila su 52 mercati

La Ferrari 430

  • a
  • a
  • a

Quel Cavallino Rampante oggi è un marchio che non solo contraddistingue le vetture Ferrari ma rappresenta il supremo simbolo della qualità targata made in Italy. Enzo Ferrari lo ricevette in dono dai genitori di Francesco Baracca, medaglia d'oro della Prima Guerra mondiale, che lo aveva adottato come simbolo del suo aereo da battaglia. Uno spirito italiano, battagliero e da medaglia d'oro che la Scuderia Ferrari incarna alla perfezione. E che vale sempre di più tanto che oggi, in termini economici, il giro d'affari generato dai prodotti a marchio sul mercato è stimato in circa 1 miliardo di euro. Lo scorso anno la Rossa più famosa e ambita del mondo ha festeggiato 60 anni mantenendo vivo lo spirito di Enzo Ferrari e la propria vocazione di costruttore di auto di lusso e da corsa. La struttura societaria si è evoluta rapidamente nel corso degli anni. La prima tappa fondamentale è nel 1969 quando Enzo Ferrari cedette il 50 per cento delle sue quote azionarie al Gruppo Fiat. La società accelera la sua visione industriale. Nel 1972 viene inaugurata la Pista di Fiorano, utilizzata per le prove e il collaudo delle vetture F1 e GT. Nel 1977 viene incorporata la Carrozzeria Scaglietti, storica officina di Modena che ha realizzato telai e scocche di vetture Sport e Granturismo Ferrari fin dagli anni '50. Enzo Ferrari si spegne nel 1988 ma non il mito che aveva creato. Nel 1990 viene inaugurata a Maranello la Galleria Ferrari, che offre ai visitatori un percorso ideale attraverso la storia dell'azienda e permette di ammirare alcuni fra gli esemplari più interessanti di vetture del Cavallino Rampante. Ma è nel 1991 che la Ferrari ha una nuova svolta storica. Luca di Montezemolo diviene presidente, gettando le basi per la Ferrari di oggi e di domani. Attualmente la quota Fiat è pari all'85 per cento, Piero Ferrari detiene il 10 per cento, mentre il fondo Mubadala di Abu Dhabi possiede il restante 5 per cento. Oggi la Ferrari fattura circa 1.668 milioni di euro e produce circa 6.500 vetture l'anno con una gamma di cinque modelli, tre 8 cilindri (F430, F430 Spider e 430 Scuderia) e due 12 cilindri (612 Scaglietti e 599 GTB Fiorano). Opera in 52 mercati ed esporta quasi il 90 per cento delle vetture prodotte nello stabilimento di Maranello, sua unica unità produttiva. Ha filiali dirette in Nord America, con responsabilità anche per il Centro e Sud America, in Germania, Gran Bretagna, Francia (con responsabilità anche per Svizzera, Penisola Iberica e Benelux) e Giappone, e ha costituito due Regional Office, uno per l'area Asia-Pacifico e uno per il Medio Oriente e Africa. Negli altri Paesi si avvale di importatori e dealer. Nel mondo, conta circa 200 punti vendita. Dal 2004 la Ferrari è entrata in numerosi nuovi mercati, tra i quali Cina (attraverso una joint venture di cui detiene la maggioranza assoluta), Russia, Ungheria, Slovenia e Romania. Numerosi sono gli esempi di trasferimento tecnologico dalle vetture da competizione alle Granturismo stradali, che hanno determinato il successo delle vetture del Cavallino Rampante. Alcuni di questi modelli hanno raggiunto valori significativi tra i collezionisti: un esempio per tutti è la 250 GTO del '62 che nel mercato del collezionismo supera i 10 milioni di euro. La Ferrari è una macchina da soldi. Nel secondo trimestre 2008 ha realizzato ricavi per 513 milioni di euro, in crescita del 21,3 per cento rispetto al secondo trimestre 2007, principalmente grazie alle vendite della 430 Scuderia, della 612 Scaglietti e della 599 GTB Fiorano. Nel periodo sono state consegnate alla rete di vendita 1.769 vetture (+7,1 per cento) e le vendite ai clienti finali hanno raggiunto le 1.861 unità (+7 per cento). Ferrari ha chiuso il secondo trimestre 2008 con un utile della gestione ordinaria di 105 milioni di euro (pari al 20,5 per cento dei ricavi), in miglioramento del 50 per cento rispetto ai 70 milioni di euro (16,5 per cento dei ricavi) del secondo trimestre 2007. Si tratta del più alto margine realizzato nella storia di Ferrari. Nei primi 6 mesi del 2008 la crescita è stata senza precedenti nei mercati emergenti. Nell'Asia-Pacifico, l'incremento rispetto allo scorso anno è stato del 47,2 per cento, nel Medio Oriente l'aumento è stato del 32,3 per cento. Positivo anche il trend nei mercati tradizionali come Stati Uniti (+7,7), Gran Bretagna (+8,2) e Germania (+5,9). L'ultimo gioiello in arrivo è la Ferrari California, che sarà presentata ufficialmente in autunno al Salone Internazionale dell'Automobile di Parigi. Una perla che che arricchisce la famiglia dei modelli 8 cilindri della Casa. Montezemolo può essere soddisfatto. Amedeo Felisa, in azienda dal 1990, è stato nominato Amministratore Delegato nel marzo 2008, succedendo a Jean Todt che è tuttora nel Consiglio di Amministrazione di Ferrari. Una squadra vincente per far correre il mito Ferrari.

Dai blog