Giovanni Migliori LONDRA Ormai è legge: la Roma d'estate è ...
Le inglesi, tra una settimana in campo per l'inizio della Premier, ci hanno preso gusto a bastonare le italiane: il Chelsea ha usato con il Milan lo stesso trattamento che il Tottenham ha riservato ai giallorossi. Passi per le assenze (Totti, Taddei, Doni, Cicinho, Tonetto, Julio Sergio ai quali si è aggiunto Pizarro) ma figuracce del genere è sempre meglio evitarle. Dopo quattro minuti la Roma era sotto 2-0 con i gol di Bentley e Bent, a fine primo tempo il Tottenham ha segnato il terzo (ancora Bentley) per la gioia dei tifosi del White Hart Lane. Giallorossi più stanchi che svogliati, ma anche imballati e disorganizzati. Tutti i gol degli Spurs sono stati propiziati da svarioni del centrocampo o della difesa. Per non parlare del portiere Artur: impacciato e in ritardo su almeno tre dei cinque gol. Nel secondo tempo la Roma appare ancor meno incisiva e gli inglesi calano il pokerissimo con Lennon e un'altra rete di Bent. C'è spazio anche per una rissa scatenata da Zokora e Cassetti, con Spalletti che entra in campo per sedare gli animi e richiama in panchina un indiavolato Mexes. Ma nel finale Aquilani completa l'opera: calcione a Lennon e cartellino rosso. A fine gara il tecnico è infuriato. «È un risultato brutto che ci deve far riflettere. Quando si entra in campo senza testa e si prendono subito due gol - dice Spalletti - diventa difficile. Il 5-0 col Chelsea ha creato polemiche nel Milan? È giusto e può succedere anche a noi. Bisogna assumersi le responsabilità, serviva un'attenzione maggiore». Quello che non gli va giù è il nervosismo della squadra. «La carica nervosa va dosata in maniera corretta. Aquilani e Mexes? Sono giocatori recidivi. Dobbiamo riuscire a non farci tirare dentro situazioni di nervosismo altrimenti si rischia di essere poco maturi». Un difetto da correggere entro il 24: la Roma non può essere quella di ieri se vuole portarsi a casa la Supercoppa.