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Valentina Lo Russo Ottima Lazio. Alla prova del fuoco la ...

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Stadio quasi esaurito con atmosfera da brividi per la prima uscita casalinga dei «reds». Avvio scontato, inglesi all'assalto e più preparati rispetto alla squadra di Rossi. Il Liverpool comincia la «Premier League» a Ferragosto e prima ancora giocherà il preliminare di Champions League. Dunque, c'è da soffrire con Carrizo e la difesa subito sotto pressione. Torres va venire i brividi al portierone laziale, Benayoun prende la partita come un derby (in settimana il suo nome è stato accostato alla Roma), i nuovi Keane e Dossena hanno una gran voglia di conquistare lo straordinario pubblico di Anfield Road. Non ci sono grandi occasioni ma la Lazio impiega venti minuti per uscire dalla propria area. Cross di Ledesma, svetta di testa il ritrovato Mauri ma la conclusione è alta. Rossi si sgola, la squadra lo segue: Radu e Rozehnal tengono, Liechsteiner conferma di essere un buon acquisto, Matuzalem ci mette il cuore. E così il primo tempo scorre via senza grandi acuti. Si ricomincia senza Torres sostituito dal nigeriano Ngog mentre Rossi fa esperimenti, toglie Matuzalem e Mauri per Meghni e Zarate. Al 10' gli inglesi aprono le ostilità con Keane che da buona posizione calcia sull'esterno della rete. Replica immediata: assist al bacio di Makinwa, colpo di testa del nigeriano troppo alto. Carrizo respinge una conclusione in mischia di Agger e, poco dopo, sempre Makinwa impegna Reina in contropiede. Entra Foggia e scalda le mani al portiere del Liverpool: la Lazio c'è, ribatte colpo sul colpo nonostante i tanti cambi. C'è gloria anche per i Mendicino, Diakitè, Cinelli, Tuia e Faraoni che possono assaporare a diciotto anni l'atmosfera magica di Anfield. Nel finale la beffa: segna Voronin, pareggia Mendicino ma l'arbitro annulla senza motivo. Sconfitta indolore, è una bella Lazio.

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