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Tiro a volo Pellielo, prete mancato vuole il gradino più alto per il suo tris olimpico

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È la gara che nelle scorse edizioni dei Giochi ha visto salire sul gradino più alto del podio i vari Rossini, Mattarelli, Scalzone e Giovannetti (due volte). Adesso tocca a Giovanni Pellielo, 38enne sacerdote mancato e guardia penitenziaria piemontese che insegue il suo tris personale, alla ricerca del metallo più prezioso: ha vinto il bronzo a Sydney 2000 e l'argento quattro anni fa ad Atene, gli manca solo l'oro per completare la collezione personale di trionfi che comprende anche 9 titoli mondiali, 12 europei e 6 Coppe del Mondo dal 1990 ad oggi. A uno così per essere perfetto, almeno dal punto di vista sportivo, manca solo il successo da ricordare per tutta la vita, quello dell'Olimpiade, che Pellielo insegue con caparbietà ma senza farsene un'ossessione, convinto, lui che è stato sul punto di lasciare tutto per entrare in seminario, che nella vita vengano prima altri valori. «L'oro delle Olimpiadi è il traguardo che sogno da una vita - dice Pellielo - ma se non lo vinco penserò a quanta gente sta peggio di me e soffre nel mondo, e loderò comunque il Signore».

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