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Enrico Tonali PECHINO C'è una rosa ...

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Segno che il ricambio generazionale va a rilento e in prima linea sono i «senatori» a reggere l'urto avversario. Basta pensare alla canoa che schiera i quarantenni Idem e Rossi o al canottaggio affidato a vogatori con cinque Giochi sulle spalle. A proposito di cifre però il presidente Gianni Petrucci ha voluto stoppare i troppi calcoli sul gruzzolo di medaglie l'Italia riporterà a casa il 24 agosto («oltre al numero delle medaglie conterà in quante discipline le vinceremo») mentre il capo missione Raffaele Pagnozzi ha messo il dito nella piaga del bilancio: le ascese al podio costeranno complessivamente al Foro Italico 5 milioni abbondanti, con un nuovo premio-record per l'oro, ben 140 mila euro a vincitore, siano pure undici come nel calcio. Quasi metà premio però per l'argento (75 mila) a dimostrazione - come dicono gli americani - che vincere non è importante, è l'unica cosa che conta. «È la vigilia dei Giochi e non sono sicuro di niente - ha confessato Petrucci - non puoi mai stare tranquillo, c'è stato il problema del doping di più azzurri che non ci aspettavamo. Non abbiamo intenzione di transigere, la battaglia non è facile ma questi atleti possono ancora darci una mano, denunciando chi gli ha fornito certe sostanze».

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