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Le controanalisi hanno confermato la positività di Andrea ...

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Gli esami hanno confermato la positività al furosemide già rilevata nel corso del primo controllo. Nel prendere atto con rammarico del risultato, la Federscherma ribadisce in un comunicato «il proprio stupore per questa vicenda che coinvolge un atleta che si è sempre distinto per sportività e correttezza». Aderendo ad una precisa richiesta di Baldini, intenzionato a far eseguire l'esame del Dna sui campioni oggetto del test, la Federazione tramite il dottor Morelli ha chiesto ed ottenuto dall'Istituto di Praga la loro conservazione e si sta inoltre attivando per richiedere il fascicolo tecnico dell'esame. Sulla lotta al doping intanto, è intervenuto il nuotatore Filippo Magnini. «Non penso che si stia facendo tutto il possibile. Si sta facendo molto, ma non tutto il possibile». In attesa di scendere in acqua per partecipare alle gare olimpiche, il due volte campione del mondo dei 100 stile libero parla di sè e del mondo del nuoto. E lancia un duro attacco contro chi fa uso di sostanze proibite. «Di sicuro mi è capitato di gareggiare con atleti dopati - dice Magnini - ma quando un atleta è positivo significa che è poco sicuro di sè: ha qualcosa in più nel fisico, ma certamente gli manca qualcosa nella testa. Io, se mi dopassi, non riuscirei a dormire la notte. E allora ben vengano gli esami, anche del sangue. Personalmente sarei disponibile a farmi esaminare qualsiasi cosa, dai capelli al Dna».

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