Lotta
I due azzurri sono partiti per Pechino il 1 agosto e la loro Olimpiade inizierà il 14, anche se le gare di lotta partiranno due giorni prima con le categorie dei pesi più leggeri. Gareggeranno all'interno del «China Agriculture University Gymnasium» che, negli otto giorni di gare, ospiterà 260 lottatori divisi nelle sette categorie di peso del tabellone maschile e nelle undici del femminile. Ma i due azzurri, benché giovani ed entrambi al loro esordio olimpico, hanno dalla loro parte curricula atletici già piuttosto prestigiosi. Minguzzi, nato a Castel San Pietro Terme 26 anni fa, è tesserato con le Fiamme Oro Roma. Nella sua categoria, la 84 kg, ha vinto consecutivamente ben sei Campionati italiani, dal 2000 al 2005. Viene da due importanti bronzi, conquistati ai Campionati Europei di Sofia 2007 e a quelli di Tampere nel 2008. Ma spiccano anche i due ori vinti ai Tornei internazionali di Jon Corneanu-Brasov in Romania (2006) e di Cristo Lutte-Creteil in Francia (2007). Daigoro Timoncini sopperirà all'emozione del grande evento olimpico fidando nei suoi possenti 96 kg. Benché molto giovane (ha solo 22 anni) la Guardia Forestale allenata da Domenico Giuffrida si è laureato già tre volte campione italiano: nel 2004 a Faenza (sua città natale), nel 2005 a Catania e nel 2008 ad Ancona. Il suo palmares internazionale suggerisce che le sue quotazioni sono in ascesa. Lo dimostra quel piazzamento (al 5° posto) ai Mondiali del 2007 disputati a Baku, in Azerbaigian. Glorie passate a parte, nella lotta greco-romana vale, come altrove, il detto «chi semina raccoglie». Ne è convinto Carlo Marini, direttore tecnico del tandem olimpico azzurro di lotta che si dice molto soddisfatto del lavoro di preparazione svolto ed è sicuro che a Pechino «i risultati si vedranno». «Non abbiamo trascurato nulla - commenta il dt - fino al 15 luglio abbiamo fatto uno stage in Ucraina, poi ci siamo trasferiti al Centro di preparazione olimpica di Ostia dove ci siamo allenati con due armeni e un moldavo per abituarci alle caratteristiche tecniche degli avversari che troveremo a Pechino. I più forti sono i russi e tutti gli atleti dell'ex Urss. Ma bisogna fare attenzione anche a cubani, iraniani, svedesi, tedeschi e bulgari». La lotta è forse il tallone d'Achille dei padroni di casa. «La Cina non ha grandi atleti in questo sport - rassicura Marini - anche se le lottatrici cinesi sono in grande ascesa». Avversari a parte, bisogna avere fiducia nei propri mezzi. «Timoncini ha solo 22 anni - ricorda il tecnico - ed è alla sua prima Olimpiade, ma può fare bene. Poi c'è Minguzzi che sta dando da tempo segnali di ottime prestazioni: ha vinto due bronzi agli Europei del 2007 e del 2008. È giovane, ma già maturo per buoni risultati. Ha solo bisogno di capitare in un girone fortunato. Il sorteggio sarà fondamentale se non capitiamo nei gironi di ferro possiamo andare a podio».