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1) In partenza è stato bravo ...

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La staccata a ruote fumanti e la pronta accelerazione in uscita dalla curva, poi, sono state un autentico capolavoro. 2) I tempi in gara dimostrano che la Ferrari era molto più veloce della McLaren. Come è stato possibile un simile ribaltone tecnico? Un ruolo decisivo l'ha giocato il solleone che, portando alle stelle la temperatura dell'asfalto, ha permesso alle F2008 di far lavorare bene le gomme. Un aiutino, piccolo, l'ha dato anche la nuova «pinna» posteriore. 3) Perché Raikkonen è andato forte solo nel finale? Perché a Budapest non si sorpassa e lui è rimasto per due terzi di gara nella scia del più lento Alonso. Quando se n'è liberato, grazie al secondo pit stop, ha finalmente trovato pista sgombra e ha preso il volo. Se avesse fatto una qualifica migliore e fosse partito almeno quarto la corsa l'avrebbe vinta lui, non Kovalainen. 4) Come mai Hamilton buca spesso la gomma anteriore d'appoggio? Dipende dal modo secco e brutale con cui «butta» la macchina dentro alle curve. Il «traction control» manuale studiato dalla McLaren per aiutarlo - un dispositivo che lui gestisce con le dita della mano sinistra agendo su tre levette poste dietro al volante - può paradossalmente rivelarsi controproducente quando, come ieri, il riallineamento forzato del posteriore indotto dal sistema deve per forza di cose usare l'anteriore come fulcro. 5) La Toyota è finalmente protagonista. Come ha fatto a migliorare? Aldilà dei progressi di aerodinamica, l'impressione visiva è che, ieri, la vettura di Glock si sia giovata di un «traction control» sul modello di quello McLaren. A giudicare dalla differenza dei tempi sul giro, però, a Trulli non era stato affidato un dispositivo del genere.

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