Esami per accertare il sesso delle «sospette»

Forse è anche per questo che alle Olimpiadi di Pechino le atlete "sospette" potranno essere chiamate a sottoporsi ad un esame scientifico da parte dei commissari per verificare il loro sesso. Non soltanto rigorosi controlli antidoping, ma anche approfondite analisi per accertare per via genetica il sesso delle atlete perché gli organizzatori vogliono essere certi «al cento per cento» che quelle donne-atlete su cui si nutrono sospetti siano effettivamente donne. Lo rivela il New York Times, precisando che la notizia è stata confermata domenica scorsa dall'agenzia cinese Xinhua. Fino a quarant'anni fa per verificare l'ovvio alle atlete sospette veniva semplicemente chiesto di sfilare nude davanti ai commissari-medici. Dal '68 in poi, però, grazie ai progressi fatti in campo scientifico si cominciarono a eseguire i primi test cromosomici. Questi controlli non hanno mai smascherato un atleta "travestito", ma in compenso hanno contribuito spesso - almeno stando al New York Times - ad aumentare il livello di confusione. Una atleta polacca, Ewa Klobukowska, nel 1967 fu bandita dalle gare perchè non passò il test, nonostante fosse sfilata nuda davanti ai medici solo l'anno prima.