Bastianelli si difende: volevo solo perdere peso
Ieri era arrivata la durissima condanna del presidente del Comitato olimpico, Gianni Petrucci, che aveva parlato di «tradimento del Coni, della federazione e del mondo del ciclismo». Oggi, la difesa dell'iridata under 23: «Mi sono rivolta ad un farmacista per un prodotto che mi aiutasse a drenare i liquidi in eccesso. Mi sono accertata che le sostanze utilizzate fossero lecite». Ma per l'Uci non è così . «Si tratta di prodotti quasi da erboristeria. In uno di questi, però, c'è una molecola vietata» ha detto Marta. Il prodotto in questione è il Benfluorex, che contiene un principio attivo, la flenfluoramina, bandita come sostanza stimolante. Ma la Bastianelli non ci sta: «Stampa e media hanno trasmesso questa notizia come se fossi come altri miei colleghi, che veramente hanno fatto uso di sostanze illecite. Mi dispiace di tutto ciò e spero che la perizia porti alla verità». In sua difesa è intervenuto anche Franco Ballerini, ct delle nazionali di ciclismo, che ha parlato di «una ingenuità compiuta dall'atleta», sottolineando che «il doping vero è altra cosa». Intanto oggi sarà il giorno di Riccardo Riccò, che verrà ascoltato dalla Procura antidoping del Coni.