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A queste vicende estive, così folte ...

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Al quale non soltanto gli appassionati giallorossi ma, penso, tutta una città, rivolge oggi il più caloroso augurio di buon compleanno. Sono ottantadue, già mezzo secolo dedicato alla Roma e alla sua storia, gli ultimi tre lustri da presidente in carica, tanti successi e tante manifestazioni di affetto e solidarietà. Anche, e forse soprattutto, nei periodi meno felici di questa avventura, quelli che hanno richiesto a Franco Sensi un sacrificio personale pesantissimo, obblighi ai quali mai il responsabile della Roma calcio si è sottratto, neanche quando le condizioni di salute lo hanno indotto a delegare la gestione effettiva alla figlia Rosella, sempre all'altezza del compito, a significare che i geni di famiglia non mentono. Da qualche tempo, ormai, le apparizioni del Presidente allo stadio e a Trigoria si sono fatte più rare, doverosa attenzione ai problemi che i medici controllano con attenzione filiale, come pretende una lunga amicizia personale. Però nell'immaginario del tifoso la figura del Presidente è sempre al centro dell'attenzione, nessuno può dimenticare i regali elargiti al popolo romanista, a cominciare da quel terzo scudetto gestito da Fabio Capello, per finire all'intuizione che ha portato a Roma Luciano Spalletti, l'artefice di tre stagioni avviate con qualche comprensibile impaccio ma concluse con risultati che inorgogliscono. Due posti d'onore, il buon comportamento in Champions League, l'unanime consenso al gioco spettacolare offerto in Italia e all'estero, le lezioni di comportamento dettate da un stile che il Presidente ha sempre privilegiato e dal quale può sentirsi gratificato. Nell'intraprendere una nuova stagione che si auspica possa confermare il ruolo da protagonista della Roma sulla scena nazionale, l'augurio è che si possa ancora a lungo festeggiare Franco Sensi vicino alla sua squadra, a vederlo gioire per nuovi trionfi. Da un amico di lunghissima data, un abbraccio fraterno, che viene dal cuore.

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