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La pedalata

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30),Sastre (è di lui che parliamo) il Tour ha tutto il diritto di sentirselo in tasca dopo la crono di Saint-Amand-Montrond. L'impresa che sembrava tanto difficile per lui, ovvero difendersi dall'assalto di Cadel Evans, chiaramente favorito contro il tempo, è stata invece compiuta dal madrileno che ha anzi portato a termine la crono in pieno controllo della situazione: il finale sul filo dei secondi, tanto sognato da chi ha il cuore in salute, non c'è stato: il 1'34" che aveva di ritardo Evans non solo non è stato colmato, ma non ha nemmeno per un secondo rischiato di esserlo. Tutto quello che l'australiano ha saputo limare su Sastre in 53 km è la miseria di 29". Bene è andato lo spagnolo, ma maluccio Cadel, se è vero che partiva favorito per il successo di tappa ed è arrivato invece solo settimo, a 2'05" da Stefan Schumacher, che come già a Cholet ha bastonato tutti a cronometro, principalmente quel Fabian Cancellara (secondo a 21") che si presenterà a Pechino con qualche certezza in meno riguardo all'oro olimpico contro il tempo. Ma torniamo alla classifica: con Sastre in ottima difesa e Evans in affanno, neanche Menchov è riuscito a fare la crono della vita. Il russo (sesto di tappa a 1'55" da Schumi) risale fino al quarto posto, scalzando Frank Schleck (che era secondo e ora è sesto, superato anche da Vande Velde). Terzo si conferma il sorprendente austriaco Bernard Kohl, che va bene in montagna e, da ieri, anche contro le lancette.

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