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Giada Oricchio NAPOLI Nel rispetto ...

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Troppa la voglia di ritornare fra le grandi a tre anni dalla serie C, da quei campi dove si è forgiato il nocciolo duro dei ragazzi di Reja. Napoli, come all'andata, con il 3-5-1-1, i problemi in difesa, squalifica di Rinaudo, infortunio di Santacroce, sono risolti con Grava a destra. Due punte per gli ellenici, Choutos e D'Acol, con Kiliaras a destra che agisce da esterno alto per un 4-4-2 che si tramuta in 4-3-3 in fase offensiva. Senza contare le sgroppate di Koutsopoulos. Come ad Atene è il Panionios a partire a spron battuto, neppure un minuto e il brasiliano D'Acol spaventa Iezzo e il fiume di tifosi, 60.000, pronti a urlare forte la loro passione e in tribuna il patron De Laurentiis, nel pre partita giro di campo trionfale, e Lapo Elkann, per una notte cuore napoletano. Gli ateniesi sono coriacei e gli azzurri non trovano spazi per inserirsi. Al 11' l'occasione più nitida per i padroni di casa. Bel suggerimento di Vitale al centro dell'area piccola, Denis non ci arriva, mentre Maggio si fa ribattere il tiro sul fondo. La partita viaggia su binari per nulla scontati e al 28' batti e ribatti davanti a Iezzo e palo di Choutos che uscirà per infortunio, mentre i padroni di casa danno l'impressione di aspettare il momento giusto per la zampata vincente. La assesta l'oro di Napoli Marek Hamsik al 20'. Cross di Pià, sponda di testa di Denis e sotto porta lo slovacco insacca. Sventolano bandiere europee sugli spalti, sessantamila e undici napoletani hanno ripreso l'Europa.

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