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Falsa partenza

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A un certo punto si è temuta la goleada, poi ci ha pensato Vucinic a ridurre le distanze inventandosi una punizione alla Cristiano Ronaldo. È stato uno dei pochi acuti per una Roma che aveva solo cinque giorni di allenamenti nelle gambe di fronte a un avversario che invece lavora da un mese. Con Totti in tribuna «per contratto» e osannato dal pubblico di Bucarest come una vera star, l'attenzione è andata tutta sui nuovi: l'insicuro portiere Artur, il diligente Loria e Riise che ha dato un piccolo assaggio delle sua qualità. Il tecnico ha lanciato i tre nuovi acquisti nell'undici titolare, in difesa anche Cicinho e il capitano di giornata Panucci, decisamente svagato al centro del reparto. Centrocampo affidato ad un Aquilani impreciso e forse distratto dalle vicende contrattuali. Accanto a lui Perrotta (De Rossi, Pizarro e Brighi sono rimasti a casa insieme a Mexes e Doni), più avanti Taddei, già in forma brillante, con Esposito a destra e Virga dalla parte opposta. Il centravanti titolare non è Vucinic ma Montella che spera di tornare alla Samp entro fine mercato. Passano dieci minuti e la Roma va sotto facendosi trovare scoperta su un rilancio del portiere romeno: Artur prova l'uscita disperata ma Moreno lo beffa con un pallonetto. Uno a zero e primo campanello d'allarme. Riise pensa a contenere per mezzora prima di farsi notare calciando una punizione potentissima: fuori di un soffio. Loria si dà da fare in difesa e sfiora anche lui il gol su azione di calcio d'angolo. Dopo qualche incertezza sulle uscite Artur salva il risultato negando il raddoppio a Moreno che calcia quasi a botta sicura. Ma è l'unica cosa buona del portiere durante la gara: non sarà il caso di cercare un altro vice-Doni? Nella ripresa Spalletti mette subito dentro Juan, Cassetti e Vucinic, richiamando in panchina Panucci, Taddei e Virga. Poi entrano Andreolli (chi si rivede!), Tonetto, il rapidissimo Alvarez e il giovane Palermo. La Roma dà la sensazione di poter reggere l'urto ma il raddoppio dei rumeni arriva a un quarto d'ora dal termine: calcio d'angolo e testa di Stancu nel mezzo di un'imballata difesa giallorossa. La squadra di Spalletti si sfalda e arriva subito la terza rete dello Steaua con Neaga colpisce al volo con il destro dopo un cross proveniente dalla sinistra. Anche qui Artur si fa trovare impreparato. Allo scadere ci pensa Vucinic a ridurre le distanze su calcio di punizione in stile-calcetto. Finisce 3-1 e si pensa già al prossimo testo: sabato prossimo a Montecarlo con il Monaco. Ma la partita più importante si sta giocando sul mercato: dopo la delusione Mutu serve un colpo per riportare entusiasmo.

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