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Sastre-Evans, si decide il Tour de France

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Il caso di un 29enne ex grande promessa e attualmente corridore medio, che aveva un sogno: vincere una frazione al Tour. E per coronare questo sogno negli ultimi anni è andato in fuga o ha tentato attacchi disperati nei finali di tappa, con una frequenza paragonabile a quella delle giornate di sole nel Sahara. Risultato, sempre ripreso. O battuto da qualche compagno d'avventura. Comunque, depresso. E da ieri invece splende un nuovo sole sul volto di Chavanel, che è andato in fuga per la milleeunesima volta, e finalmente a Montluçon ha raggiunto l'obiettivo tanto sospirato. Prima di lui si erano mossi Schumacher, Fedrigo, Egoi Martínez e il nostro Ballan, a rappresentare l'Italia e una Lampre che la sera prima aveva perso Cunego, ritiratosi dopo la caduta di giovedì. Ma il gruppo non aveva concesso spazio ai quattro, ripresi dopo 60 km di inseguimento. Al km 80 (a 85 dal traguardo) si è mosso Sylvain, e quando anche il suo connazionale Roy l'ha raggiunto, il plotone ha dato il via libera: i due hanno guadagnato 5', difendendo fino alla fine un utile margine su squadre di velocisti troppo sonnacchiose per organizzarsi. E in volata Chavanel ha avuto la meglio. Oggi si decide il Tour: nella crono di Saint-Amand-Montrond (53 km) Evans proverà a staccare la maglia gialla Sastre del 1'34" che li separa in classifica. Anche Menchov, più indietro (a 2'39"), giocherà le sue carte: ce la farà Sastre a difendersi? Lo scopriremo alle 15.30 su Rai 3.

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