Valentina Lo Russo In poche ore è ...
«Purtroppo è stato necessario. Noi puntiamo tutto sulla visibilità e il fatto di non vedere i giocatori della Lazio intervistati dalla tv si stava rivelando un danno per la nostra cittadina». Nessuna polemica tra lui e Lotito, anzi. «Al massimo andremo a mangiarci una delle nostre specialità cadorine e respireremo un po' d'aria buona..». E non poteva esserci scelta migliore per riprendere un percorso interrotto 7 mesi fa. La parola va al personaggio più atteso, Juan Pablo Carrizo. «Sono felice di essere qui, il calore dei tifosi mi ha entusiasmato». Era stato accolto dai sostenitori laziali all'aeroporto e poi seguito fino al quartier generale di Formello. Ogni giorno si allena sotto lo sguardo curioso di centinaia di tifosi. «Per il mio inserimento sono importantissimi i compagni che parlano la mia lingua. Mi aspettavo tutto questo calore, mi piace molto». L'argentino si riferisce ai suoi connazionali Ledesma, Muslera e Zarate. Ha trovato grandi differenze con i metodi di lavoro in Sudamerica: «La preparazione atletica è simile, quello che cambia molto è l'allenamento tecnico con il preparatore dei portieri Grigioni. Devo imparare ancora tanto ma ho un buon allenatore». Parole che trovano conferma in quelle espresse qualche giorno fa proprio dal preparatore dei portieri. Il ragazzo deve adattarsi alle velocità del calcio italiano e migliorare nella reattività ma ha tutti i numeri per diventare un grande portiere. I tifosi hanno già inventato un coro «Paraje er cucchiaio, o Carrizo paraje er cucchiaio». «È una canzone - spiega il numero uno biancoceleste - che mi hanno cantato i tifosi. Se capiterà, io devo stare tranquillo e guardare sempre la palla. Sono contento di giocare contro Totti come contro tanti altri grandi giocatori che ci sono in Italia». Il neo-acquisto dovrà abituarsi fin da subito alla febbre da derby. Intanto ha scoperto un nuovo amico: «Non conoscevo Pasquale Foggia, è un bravissimo ragazzo e un buon giocatore. Zarate? Non conosce il mondo della Lazio ed il calcio italiano, ma ha fiducia. È un giocatore molto tecnico, rapido e sa toccare bene la palla». Ha scoperto anche le doti umane del suo tecnico: «Rossi ha fatto un gran lavoro qui - racconta Carrizo - ma io ho ancora bisogno di conoscerlo meglio. Muslera e Degrè? Con gli altri due portieri va benissimo, siamo sempre insieme». Infine il capitolo Fernandez, ex compagno di squadra nel River Plate: «Vorrebbe venire alla Lazio, ma deve aspettare il passaporto». E lui sa bene quanto sia difficile avere il prezioso documento...