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«In Sardegna ho visto gli azzurri preparati meglio di Atene»

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«Non c'è scaramanzia nell'aver scelto nuovamente la Sardegna per il raduno con la squadra- precisa subito - perché credo poco in queste cose. Volevo un posto dove ci fosse un clima molto caldo, perché giù troveremo esattamente quelle condizioni ambientali non facili e dobbiamo essere preparati. Abbiamo fatto un gran lavoro, con i ragazzi che si sono impegnati con gli allenamenti fino a sette ore al giorno. Tra l'altro, ho fatto di tutto per avere come preparatore atletico Roberto Finardi, tecnico Fidal e con noi da quest'anno, perché ho ribadito chiaramente che prima che arcieri, avevo bisogno di loro come atleti. La preparazione è andata alla grande e rispetto ad Atene, mi ritrovo due squadre perfettamente rodate». Squadra con più esperienza, quindi, rispetto ad Atene 2004, con molti occhi puntati addosso ma con molta più concorrenza rispetto all'ultima edizione olimpica. «Parto per Pechino - conclude Vella - come se l'ultima volta non fosse successo nulla, è ovvio che ci siano forti aspettative ma è meglio non pensarci e rimanere concentrati. È quasi scontato dirlo, ma la Sud Corea resta la più difficile da superare, per tradizione e qualità degli atleti sia nel femminile, che nel maschile. L'augurio per noi? Fare meglio delle altre Olimpiadi». Sam. Tra.

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