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Grazie alle riprese della camera-car ...

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Vi accorgerete, così, che mentre gli altri piloti si limitano a tirare con tutte le dita di una mano le levette del cambio poste dietro al volante (da una parte per salire di marcia e dall'altra per scalare), Hamilton agisce sul cambio con il solo dito medio e usa anulare e mignolo per modulare la pressione su una terza levetta. Con questa azione da maestro dei videogames egli riesce a gestire l'erogazione della potenza del motore, realizzando a mano un effetto «traction control» simile a quello di cui fino all'anno scorso - prima che le regole lo proibissero - tutti potevano beneficiare grazie agli automatismi gestiti dai computer di bordo. Lo avevamo intuito a Montecarlo, dove la McLaren di Hamilton sembrava procedere sui binari mentre tutte le altre macchine scodinzolavano fra gli umidi tornantini della pista. Ne avevamo avuto conferma due settimane fa a Silverstone, sempre sul bagnato. E l'abbiamo finalmente visto a occhio nudo ieri nelle riprese effettuate all'interno del Motodrom di Hockenheim, dove le macchine (che devono essere aerodinamicamente scariche per non perdere velocità nei precedenti tratti diritti) non hanno aderenza e si ritrovano a scivolare da tutte le parti. Il dispositivo è azionato a mano, dunque è regolare. Per cui la Ferrari farebbe bene a copiarlo al più presto, se ci riesce, perché è vero che il passo da gara di Massa e dello stesso, svogliato, Raikkonen di ieri è sensibilmente superiore a quello di Hamilton. Però per acchiappare la lepre non sempre basta correre più forte di lei.

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