Arnaldo Baroni «Adesso dobbiamo ...
Il pilota di Tavullia rimarrà quindi legato alla casa giapponese fino al 2010: il rinnovo del contratto era scontato, ma la conferma di Valentino era comunque attesissima, ultimo dei piloti in forza alla Yamaha a non aver ancora posto la fatidica firma sul contratto. Messo a posto il futuro, Valentino torna a concentrarsi sull'immediato presente. «Il circuito di Laguna Seca è sempre stato ostico per noi, ma quest'anno partiamo da una buona base. Sin dal primo giorno mi sono sentito a mio agio e la moto mi ha trasmesso delle buone sensazioni, ora dovremo essere bravi a limare quel piccolo ritardo che ci permetterà di essere regolarmente competitivi e battercela ad armi pari con la Ducati di Stoner». Già, Stoner: il pilota australiano sembra a suo agio a ogni latitudine ed è intenzionato a non lasciare nulla agli avversari. Il ducatista è concentratissimo verso l'obiettivo di conquistare la vetta della classifica, ed aveva promesso di riuscirci entro Laguna Seca: intanto ieri ha conquistato la pole position con 1'20"700 (due secondi in meno rispetto al record da lui stesso stabilito l'anno scorso) e ha preceduto di 0"447 il leader della classifica iridata Valentino Rossi (Yamaha Fiat). Terzo tempo a 0"730 a chiudere la prima fila per lo statunitense Nicky Hayden (Honda Repsol), vittorioso a Laguna Seca nel 2005 e nel 2006. La seconda fila sarà aperta dallo spagnolo Jorge Lorenzo (Yamaha Fiat), quarto a 0"936, seguito dal britannico James Toseland (Yamaha Tech3), quinto a 1"148, e dal francese Randy De Puniet (Honda LCR), sesto a 1"221. A seguire, settimo tempo a 1"247 per lo statunitense Colin Edwards (Yamaha Tech3), ottavo tempo a 1"271 per l'australiano Chris Vermeulen (Suzuki) e nono tempo a 1"274 per Andrea Dovizioso (Honda Scot). Loris Capirossi ha invece chiuso undicesimo a 1"339, mentre per Marco Melandri (Ducati) è finito quindicesimo a 2"257. Alle qualifiche non ha preso parte lo spagnolo Daniel Pedrosa che, dopo aver corso venerdì le prime libere, ieri ha dapprima rinunciato alla terza sessione annunciando poi il forfait anche per la gara di oggi. Pedrosa era volato negli Usa a dispetto delle fratture al polso e alla mano sinistra nonché alla distorsione alla caviglia rimediate nella caduta di domenica scorsa al Sachsenring: il pilota era stato sottoposto a un intervento chirurgico a Barcellona.