Riccò, l'arma segreta può essere il sesso
Però, nonostante ciò, le quattro tappe che ci aspettano sempre interlocutorie restano. Si parte oggi con la Lannemezan-Foix (Rai3 ore 15.30). Solo da domenica di nuovo salite vere con tanto di sconfinamento in Italia (arrivo a Pratonevoso, riposo e ripartenza da Cuneo). Saranno quindi giorni di attesa e di assestamento: chi ha speso tanto nei primi 10 giorni di Tour avrà modo di ricaricare le batterie in attesa dei fuochi finali, e chi non si è sfiancato finora potrà affinare ancora la condizione. Cadel Evans è in maglia gialla e un solo secondo lo separa da Frank Schleck, ma l'australiano teme di più Menchov, che è più indietro in classifica ma molto più pericoloso del lussemburghese. A rompere schemi e (si spera) uova nel paniere ai favoriti, ci penserà Riccardo Riccò. Già vincitore di due tappe e protagonista assoluto con l'impresa dell'Aspin, detentore di due maglie (quella a pois dei Gpm e quella bianca di miglior giovane, davanti a Vincenzo Nibali: come dire, il futuro è nostro) e con a disposizione una squadra fortissima in salita, Riccò ieri si è riposato o forse no, visto che è stato raggiunto a Pau dalla sua ragazza Vania (anche lei ciclista). E ripensando alle macho-dichiarazioni di Ricky al Giro, quando disse che per lui non ci sono problemi a fare sesso anche durante le competizioni, sarà probabile che il ragazzo recuperi tra oggi e domani più sforzi di quanti non ne abbia recuperati ieri... Se per Riccò tutto è bello, c'è chi se la passa ben peggio: molti sono i delusi di questa parte iniziale di Tour, tra tutti Valverde, Andy Schleck e - ahinoi - Cunego. Avevano puntato tutto sul Tour e si ritrovano a metà strada già fuori dalle posizioni nobili della classifica: come si reinventeranno? Basterà la chimera olimpica per dar loro nuove motivazioni? Intanto i 17 team che partecipano al Tour hanno deciso all'unanimità di non rinnovare la licenza ProTour nel 2009. Le squadre impegnate nelle Grande Boucle si sono riunite ieri e hanno spiegato di volere «un nuovo sistema organizzativo del ciclismo professionistico». All'incontro hanno partecipato anche gli organizzatori dei tre «Grandi Giri»: Francia, Italia e Spagna. Tramite un comunicato le squadre fanno sapere di «attendersi che l'Uci si unisca al progetto». L'Unione ciclistica internazionale tiene in mano le redini dell'organizzazione tramite un circuito ProTour, nato nel 2004, che prevede 15 eventi.