Gibilisco «vede» le Olimpiadi, Bolt vola sui 200
70che rappresenta il minimo A, secondo le regole fissate dal settore tecnico federale, ci sarebbero le condizioni per poter andare a Pechino. Per un atleta capace di vincere il mondiale a Parigi 2003 con 5.90 (primato italiano) e di conquistare il bronzo ai Giochi Olimpici di Atene 2004 con 5.85 nonostante un infortunio che ne aveva condizionato non poco la preparazione, si tratterebbe comunque di un'avventura affascinante, una sfida che lo stesso Gibilisco ha accettato da quando il 9 maggio scorso il Tas di Losanna lo ha assolto dal presunto coinvolgimento nelle vicende legate all'inchiesta «Oil for Drug» per le sue frequentazioni con il dottor Santuccione. Appassionato di moto, Gibilisco ama volare col deltaplano e lanciarsi col paracadute, attività che ha svolto quest'inverno quando il suo destino atletico sembrava compromesso. Improvvisamente il suo sogno olimpico potrebbe invece realizzarsi grazie ad una grinta unica, quella del vero campione. Nella riunione ateniese da segnalare anche l'incredibile performance di Usain Bolt. Il neo primatista mondiale dei 100 metri ha firmato con 19"67 nei 200 la candidadatura ad una doppietta olimpica. Bene anche l'altro primatista mondiale, Dayron Robles, autore di un probante 13"04 nei 110 ostacoli. Nell'alto Andrea Bettinelli non è andato oltre 2.24 al pari di Nicola Ciotti fermo a quota 2.20.