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Il «provocatore» l'arma in più di Ranieri

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Magari Nedved, magari Camoranesi. Anche se nella testa dell'allenatore bianconero potrebbe frullare l'idea di piazzare l'oriundo in mezzo a Sissoko e al nuovo acquisto: così, tanto per buttare in campo un pò di inventiva e di piedi buoni. Chissà. Di sicuro, decidere di sborsare dieci milioni per un giocatore come Poulsen, che sarebbe arrivato a scadenza di contratto nel 2009, rappresenta un bell'azzardo. Dovesse andare male, la Juve farebbe un flop degno di quelli che l'hanno già vista salire sul banco degli imputati per gi acquisti di Tiago (14,5), Almiron (9) e Andrade (10). A proposito di quest'ultimo: ieri è arrivata la notizia della nuova rottura della rotula del ginocchio sinistro. Carriera praticamente finita e, in più, l'amarezza di non avere nemmeno assicurato il giocatore. Tornando a Poulsen, domani sosterrà a Torino le visite mediche ma difficilmente si aggregherà ai compagni fin dal ritiro di Pinzolo: conoscerà la Juventus da vicino giovedì, quando a Vinovo si presenteranno anche i nazionali Buffon, Camoranesi, Chiellini e Del Piero. I quali forse, come tanti tifosi, si sarebbero aspettati un giocatore dai piedi buoni e invece troveranno «il» provocatore per eccellenza, colui il quale ha fatto perdere le staffe prima Totti, poi a Kakà, Gattuso, Ancelotti e Micoud. In bocca al lupo.

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