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Fantastico Riccò, il Tour s'inchina

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Leader Schumacher cade e lascia la maglia gialla al lussemburghese Kirchen

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Ma del come, ne vogliamo parlare? Sì, certo che sì. Lasciamo da parte per ora ogni speculazione sul futuro prossimo, se Riccardo vorrà e potrà lottare davvero per la classifica, tutte cose belle e interessanti che però discuteremo in seguito, lasciamo il resto da parte e concentriamoci su quel chilometro e mezzo magnifico su cui il 24enne di Formigine ha firmato la sua prima impresa in terra di Francia. Un'impresa, senza mezzi termini, e lo è perché al primo Tour da capitano questo qui dimostra di avere quanti anni, 30, 32, 35? Si incolla alla ruota di Valverde, perché per Riccò le cose possono essere molto semplici, quando è sereno e tranquillo e lucido: chi ha vinto su uno strappo il primo giorno? Valverde. Bene, quella è la ruota da battezzare. Senza il minimo timore reverenziale, in fondo Riccardino è l'ultimo invitato al banchetto dei grandi, ma senza la minima titubanza, su tutta la salita di SuperBesse, arrivo della sesta tappa del Tour, Riccò è stato incollato a Valverde. In maniera discreta, tenace, costante. E quando a 5 km dal traguardo è partito Piepoli, luogotenente di Riccardo, andando appresso a Vande Velde, abbiamo capito che il ragazzo aveva la sparata in canna. L'azione di Piepoli, utile preludio, ha aperto la strada al rush finale, in cui Riccò è scattato ai 250 metri e nessuno l'ha tenuto, nemmeno Valverde. Schumacher, caduto ai 300 metri, cede la maglia gialla a Kirchen, mentre Cunego perde mezzo minuto e Nibali addirittura 2'. Ma come non considerare tutte queste notizie secondarie, nel giorno in cui Riccò ha vinto al Tour?

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