Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Rino Tommasi Ieri mattina il Daily ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Nell'affrettato commento scritto al volo dopo la conclusione di una partita che se fosse durata cinque minuti di più sarebbe stata interrotta per l'oscurità, avevo dovuto frenare un pò il mio entusiasmo per non scrivere la stessa cosa. Poichè ho assistito a tutte le ultime 41 finali qualche dubbio nel confrontare la finale di domenica con le migliori del passato m'era venuto. Come avviene quando si cerca di compilare una classifica tra i campioni di epoche diverse, anche quando si tratta di azzardare una classifica di qualità tra spettacoli distanti nel tempo bisogna fare molta attenzione. Peraltro se d'istinto ho pensato alla finale dl 1980 tra Borg e McEnroe vuol dire che in ogni caso Nadal e Federer avevano offerto uno spettacolo straordinario. Il Telegraph azzardava una propria classifica che comprendeva, oltre a quella che ho citato, altre quattro finali. Quella del 1972 tra Smith e Nastase, quella del 1977 tra Borg e Connors, quella del 1992 tra Agassi e Ivanisevic ed infine quella del 2001 tra lo stesso Ivanisevic e Pat Rafter. Forse ne potevano citare qualche altra, ad esempio quella del 1990 tra Edberg e Becker o quella del 1982 tra Connors e McEnroe. Credo che la frequenza con cui il torneo di Wimbledon produce spesso delle grandi finali dipenda anche dal meccanismo che regola i tornei di tennis, l'eliminazione diretta. Credo peraltro che agli appassionati interessi sapere quali possono essere gli sviluppi di questo incontro, in particolare se si può ancora considerare Federer il migliore tennista del mondo come afferma con sicurezza il computer. Come noto il computer sa far di conto ma non conosce il tennis. È chiaro che se si calcolano gli ultimi 12 mesi di attività Federer è ancora il numero uno perché questo periodo comprende gli ultimi cinque mesi dell'anno scorso durante i quali Federer ha vinto l'Open degli Stati Uniti ed il Masters, nelle quali Nadal non ha brillato. Automaticamente se ne ricava una considerazione tecnica molto importante. Stabilito che se si calcolano esclusivamente i risultati del 2008 Nadal è nettamente il migliore, bisogna aggiungere che al giovane fenomeno spagnolo manca ancora la consacrazione di una delle superfici sulla quali si gioca il tennis, il cemento. Nadal, re della terra battuta, ha dimostrato di sapersi splendidamente adattare all'erba, sul cemento però non ha ancora raggiunto la finale nelle due prove dello Slam che si giocano su questa superficie. Tutto questo senza togliere una virgola al significato della grande vittoria di Wimbledon. Se non è stato sorpasso è stato almeno aggancio ad alta quota, per il tennis uno spot straordinario.

Dai blog