Perrotta-Mutu, la Roma frena

Mancini su tutti. L'ipotesi di uno scambio, partita per altro da Firenze, non trova consensi a Trigoria. È il ds Pradè a chiudere subito l'argomento: «Perrotta è incedibile». Questo, però, non significa che i viola non tireranno fuori il nome del campione del mondo nel momento in cui la trattativa entrerà nel vivo. E in quel momento la Roma capirà se la carta-Perrotta possa sbloccare davvero l'affare e se l'eventuale sostituto Baptista sarà ancora avvicinabile. Per il momento la strategia dei giallorossi va avanti sulla vecchia strada: ottenuto da tempo il «sì» di Mutu che se ne resta beato in vacanza a Miami, si aspetta il momento giusto per chiamare i Della Valle e trattare il prezzo del cartellino. Venti milioni di euro la richiesta di partenza, la Roma cerca uno sconto e il giocatore continua ad aiutarla. Già respinta la proposta di rinnovo fino al 2012, l'agente di Mutu si incontrerà a breve con Corvino. «Ma quello che dovevamo dire ce lo siamo già detti - ci spiega Alessandro Moggi - comunque ci incontreremo con la Fiorentina e torneremo a parlare». A Trigoria non hanno alcuna fretta. La prossima settimana si dovrebbe concludere la telenovela-Mancini. Mourinho lo vuole presente il 16 luglio al raduno dell'Inter e ha chiesto a Moratti di chiudere l'acquisto entro quel giorno. Sarà il presidente nerazzurro a presentare un'offerta direttamente alla Sensi. L'affare si chiuderà per una cifra tra i dodici e i tredici milioni di euro. Julio Baptista resta una pista percorribile dalla Roma. Lo conferma anche Ernesto Bronzetti, mediatore di mercato tra Italia e Spagna: «Il Real è disposto a cedere Baptista: è un giocatore che rientra in un ventaglio di nomi che potrebbero interessare a Spalletti ma ancora non esiste una trattativa». L'ultimo nome accostato ai giallorossi è quello del centravanti della Russia Pavliuchenko. Solo una voce. Per ora. Di sicuro non arriverà nella Capitale l'australiano Kewell: il Galatasaray ha annunciato il suo acquisto (ma il procuratore smentisce...). Okaka è pronto a trasferirsi a Bologna: «È la soluzione più gradita- dice il giocatore - con il Lecce abbiamo problemi sull'ingaggio». Intanto, Cicinho si è sottoposto in Brasile, nel centro tecnico del San Paolo, ad una visita di controllo al ginocchio operato nel 2006 dopo la rottura del crociato. «Sto benissimo» fa sapere il brasiliano. Sospiro di sollievo.