Thuram non molla «Spero di stare bene
Voglio giocare ancora»
«Spero di non essere ammalato - ha detto - anche se devo aspettare un mese per sapere se sto bene. Se mi dicono che posso giocare al calcio, continuerò a farlo». Considerato anche il precedente familiare (suo fratello, nel 1994, morì su un campo di basket) la prudenza è d'obbligo, ma secondo il medico del Barcellona, la squadra in cui l'ex giocatore di Parma e Juventus ha giocato negli ultimi due anni, l'ipetrofia di cui soffre Thuram «non era anormale». «Effettivamente - dichiara Ricardo Serra - Thuram presentava un'ipertrofia cardiaca, però non era anormale. Un'ipertrofia fisiologica come quella di Thuram si verifica di frequente in molti sportivi e soprattutto nelle persone di colore». Per questo motivo quindi Serra ha pensato che Thuram avrebbe potuto giocare «senza rischi» e «senza la necessità si sottoporlo a test supplementari». «Un problema di questo tipo - conclude - non presenta rischi per gli sportivi, salvo in casi di evoluzioni brusche, che accadono comunque durante l'adolescenza, raramente in età adulta».