Alessandro Fusco Fulmini saette e ...
Sono passati 26 giorni ed è tutta un'altra storia. La Russia è più circospetta del solito, la Spagna fa la partita ma produce solo due mezze occasioni al 6' e all'11' con Torres e Villa che Akinfeev neutralizza senza problemi. I ragazzi di Hiddink si vedono poco, sempre per merito del terminale offensivo Pavlyuchenko che al 31' da fuori area consente un figurone a Casillas. Il madridista vola a togliere la palla dall'incrocio con la punta delle dita. Lo vedono tutti tranne l'arbitro De Bleeckere che non concede il corner. Due minuti dopo Villa si infortuna calciando una punizione lasciando la ribalta a Fabregas. La Spagna affolla il centrocampo, la Russia prende fiducia e va al riposo convinta di potercela fare. E invece la ripresa accende l'estro di Iniesta, spostato a sinistra, e Fabregas che vaga alle spalle di Torres e ricama gioco. Al 50' Iniesta serve al centro dell'area Xavi che batte Akinfeev sfruttando la dormita dei centrali russi. Al 63' Aragonès sostituisce Torres, indisponente, con Guiza. Il Pichichi della Liga (27 reti nel Maiorca) ci mette poco a capire e al 73' segna sul filo del fuorigioco la rete che uccide le speranze russe su un invito delizioso di Fabregas. Le Furie Rosse dilagano e all'82' Silva sfrutta l'ennesimo assist di Cesc Fabregas. Il talento dell'Arsenal ha cambiato la partita, la Spagna vola in finale a sfidare i cinici panzer tedeschi di Loew.