Tutti spettatori, dalla tribuna o ...
Resto scettico di fronte a un possibile ripensamento di Totti, perfino al di là delle buone intenzioni del capitano romanista. Marcello Lippi non potrà consentirsi, per rispetto verso il gruppo al quale dovrà affidarsi per la qualificazione al Mondiale sudafricano, di concedere un part-time a un campione, quale che sia il suo tasso di qualità. E anche Nesta va incontro a una stagione che per il suo Milan significa riconquista di prestigiose posizioni perdute, difficile che il difensore possa non privilegiare programmi ed esigenze di una società votata a un significativo salto di qualità grazie a una campagna acquisti non alla portata di tutti. Saggia per ora la Roma, due difensori di spessore tecnico e atletico, adesso attenzione a non lasciarsi andare alla frenesia di inserimenti che potrebbero inizialmente gratificare la piazza, ma non so quanto possano riuscire utili a Spalletti e ai suoi disegni tattici. Ma l'attualità impone che siano gli ultimi sussulti dell'Europeo a reclamare doverosa attenzione, stasera conosceremo il nome della prima finalista. A Basilea quasi un derby, tra la Gernania tornata a reclamare un ruolo di prestigio, e la Turchia che al lavoro tedesco offre, nella vita quotidiana, solidissime braccia, ma anche talenti calcistici, a partire dai gemelli Altintop. Si spera che il clima rispetti il finora più che accettabile livello di compostezza, anche se la rivalità è accesa, anche se la Turchia è alla ricerca dell'ennesimo miracolo a giochi quasi fatti: come le era accaduto di fronte alla Svizzera, ai cechi, infine ai croati. Assenze pesanti per Terim, teatrale ma bravissimo motivatore, però i tedeschi mai domi, neanche dopo un imbarazzante passo falso, sembrano proprio in lista d'attesa per conoscere il loro rivale in finale, Spagna o Russia, senza sentirsi battuti in partenza.