Rossi, Montolivo e De Silvestri studiano da grandi
Nell'Italia dei possibili grandi ritorni che dovrà giocarsi da campione del mondo la qualificazione a Sudafrica 2010, l'inesorabile legge dell'anagrafe imporrà senza dubbio al nuovo ct di puntare anche sulle nuove generazioni. Se Giorgio Chiellini e Alberto Aquilani (entrambi classe 1984) hanno rappresentato la linea verde della nazionale già allo sfortunato Europeo di Austria-Svizzera, si può dunque scommettere che presto troveranno spazio nello scacchiere azzurro anche alcuni veterani dell'Under 21, a partire da Giuseppe Rossi ('87) e Riccardo Montolivo ('85). Confermatosi quest'anno con la maglia del Villareal (27 presenze e 11 reti nella Liga spagnola), Rossi appare oggi il più pronto al salto definitivo verso la nazionale A tra gli attaccanti - gli '84 Palladino e Pazzini su tutti - sfornati di recente dalle nostre Under. Insieme allo juventino Antonio Nocerino ('85), che dell'Olimpica sarà il capitano, Montolivo (già 118 presenze e 8 reti in serie A con Atalanta e poi Fiorentina) è invece l'unico dei baby azzurri ad aver già esordito con la nazionale dei grandi, mancando per un soffio la convocazione all'Europeo dopo aver partecipato agli ordini di Donadoni al pre-ritiro di Coverciano. Dietro Pirlo, De Rossi e Aquilani, ci sono insomma due centrocampisti che non dovrebbero far rimpiangere la graduale uscita di scena dei vari Gattuso, Ambrosini e Perrotta. Più delicato il discorso riguardante la difesa: tra gli azzurrini dell'Olimpica, il più promettente è il laziale Lorenzo De Silvestri ('88), laterale dai grandi mezzi atletici e dalla spiccata personalità che nell'ultima stagione è cresciuto tantissimo, più di Criscito ('86), Dessena ('87) e Canini ('86). Gli altri nomi? Nelle recenti uscite dell'Olimpica hanno ben figurato Giovinco ('87), Galloppa ('85), Cigarini ('86), Abate ('86), Bassi ('85) e Osvaldo ('86), l'attaccante italo-argentino della Fiorentina che ha deciso la finale contro il Cile al torneo di Tolone, dove i ragazzi di Casiraghi hanno cinto cinque gare su cinque nonostante le assenze di De Ceglie ('86) e Acquafresca ('87). Per ora sono tutti solo promesse, per non parlare dei '90 Balotelli (Inter), Forestieri (Siena) e Paloschi (Milan). Ma la strada per il Sudafrica è ancora lunga. E passa anche per Pechino.