Federico Lo Giudice f.logiudice@iltempo.it Un sogno per ...
Novanta minuti dove ci sarà in ballo l'orgoglio di due nazioni, in Germania vivono oltre due milioni di turchi, che non sempre si sono «amate» e capite. Basti pensare che lo stesso premier turco, Recep Tayyip Erdogan, all'inizio di quest'anno aveva messo in guardia la comunità turca-tedesca contro un eccessivo adattamento alla cultura nazionale, suscitando le critiche dell'astablishment tedesco. Tensioni che, per alcuni, potrebbero sfociare in scontri tra i tifosi al termine della partita. Per questo Bild e Hurriyet, i due quotidiani popolari più venduti in Germania e Turchia, hanno fatto un appello affinchè dal match l'amicizia turco-tedesca esca vincitrice. Problemi di integrazione meno evidenti sul campo. Nella Bundesliga, infatti, militano alcuni dei fuoriclasse della nazionale della mezzaluna come Hamit Altintop e Hakan Balta, che tra l'altro sono nati in Germania. Ma stasera l'unico scontro tra tedeschi e turchi sarà sportivo. La solida Germania di Loew contro la squadra che ribalta i risultati. La possente Mannschaft del capitano Ballack contro quella dell'imperatore Terim che perde i pezzi ma non vuole smettere di sognare. La Turchia giocherà la sua ennesima sfida all'impossibile, convinta di farcela. In questo «derby» particolare ha solo 14 uomini a disposizione. In queste condizioni un'altra formazione si sarebbe arresa, ma non questa Turchia che all'Europeo ha dimostrato di esaltarsi soprattutto nei momenti di difficoltà. Mancheranno gli squalificati Volkan, Tuncay, Arda ed Emre Asik, e gli infortunati Nihat, Gungor, Cetin, Metin ed Emre Belozoglu (l'ex interista è l'unico che potrebbe recuperare). Terim però non perde la fiducia. «Questa squadra rispecchia il mio carattere - spiega - Siamo una miscela di fiducia, passione, tecnica, tattica e coraggio. Questa Turchia magari non è fatta di nomi conosciuti in tutto il mondo, ma possiede giocatori intelligenti e che ci mettono sempre un grande impegno: per me è importantissimo che un giocatore si sacrifichi per la maglia che indossa». Germania quindi come Svizzera, Repubblica Ceca e Croazia? Ballack è ottimista e prudente al tempo stesso. «Abbiamo buone possibilità di arrivare in finale - dice il capitano tedesco - Abbiamo visto cosa hanno fatto nelle altre partite, e poi, pur non giocando in modo spettacolare, hanno battuto la Croazia, contro cui noi avevamo perso facendo una brutta figura». Secondo Ballack il pericolo maggiore è che «i turchi sono difficili da inquadrare, e si metteranno in difesa. Non so se giocheremo ancora con il 4-5-1: contro il Portogallo ha funzionato, ma quella era una squadra offensiva e che lasciava spazio. Stasera invece sarà difficile avvicinarsi alla loro porta». In casa tedesca gli unici dubbi di formazione riguardano il centrocampista Frings. Il giocatore del Werder Brema, rimasto in panchina nel quarto con il Portogallo, soffre ancora per la frattura alle costole ma potrebbe scendere in campo con una protezione speciale.