MALPENSA In pochi scelgono di andarsene da un'uscita ...
E i giocatori per primi sono rimasti stupiti dal sostegno ricevuto dalle centinaia di persone che si sono trovate lì, per caso o per scelta, al loro arrivo a Milano. Applausi per tutti, quindi, anche per chi ha deluso di più, come Luca Toni, e anche per chi ha forse i giorni contati in nazionale, come il ct Roberto Donadoni. Quello del bomber del Bayern Monaco è sicuramente il volto più scuro apparso a Milano e Toni ammette che ci vorrà tempo per dimenticare un europeo con quattro partite e zero gol: «È stata un'altra brutta giornata e ora voglio andare solo a riposare e basta. Non ho affatto smaltito ancora la delusione e spero mi passi nei prossimi giorni», spiega Toni, che si è rasato i baffi poco utili come portafortuna. Pirlo, Camoranesi, Ambrosini e Del Piero se ne vanno da un'uscita secondaria, mentre Gigi Buffon riceve la dose più grande di applausi, perchè il suo europeo è stato tutt'altro che deludente. «Non mi aspettavo un'accoglienza del genere. Vuol dire che la gente ha capito che ci siamo impegnati al massimo», spiega il portiere azzurro, consapevole di aver fatto il possibile per dare all'Italia altre vittorie. Così la pensa anche Gianluca Zambrotta, che ricorda che «i rigori sono una lotteria: si può vincere, si può perdere e questa volta ci è andata male. Ma la gente - prosegue - ha capito che abbiamo dato il massimo e abbiamo fatto il possibile e quindi la nazionale è sempre amata. Donadoni? Aspettiamo e vediamo, ma non è certo tutto da buttare via». Se ne va via in fretta, come sempre senza parlare, Antonio Cassano, e lo stesso fa Gennaro Gattuso, che di certo non voleva assistere a una partita del genere, senza poter aiutare i suoi compagni. Si ferma invece Antonio Di Natale, anche lui applaudito nonostante abbia sbagliato, ieri sera, il rigore decisivo: «Abbiamo fatto una grande partita, è andato tutto bene, l'unico rammarico rimane il mio errore dal dischetto. Mi dispiace tanto ma abbiamo perso solo ai rigori». Giorgio Chiellini è giustamente soddisfatto sul piano personale di questo Europeo. «Non posso che essere orgoglioso del mio primo Europeo, anche se mi dispiace per come sia finita l'avventura dell'Italia, purtroppo non siamo stati molto fortunati. L'attaccante che mi ha impressionato di più? Lo spagnolo Villa. Da oggi penso alle vacanze, ci rivedremo a metà luglio». Più in disparte, perchè così è il suo carattere e perchè così fa sempre, Roberto Donadoni. Firma un paio di autografi e si allontana senza applausi e senza critiche. Ringrazia però «l'entusiasmo della gente, che ha dato una dimostrazione di affetto che fa piacere». E se ne va, forse per l'ultima volta come ct della nazionale.