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dall'inviato Luigi Salomone ...

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Insomma, atmosfera tiepida per non dire fredda di un paese ricco di storia (nello sci...) ma che con il pallone ha sempre avuto poco a che fare se non agli albori del ventesimo secolo. Vicino a Baden, sede del ritiro azzurro, nemmeno una mucca imbandierata, una piazza con qualche striscione, davvero poca roba, solo qualche tricolore qua e là a ricordare che c'è l'Italia. E anche la presenza dei tifosi non è straordinaria qui e in tutta l'Austria, prova ne è il fallimento della cosidetta zona riservata ai fans della varie formazioni. Piazze semideserte, maxischermi dove solo la birra non manca mai, pochini però i tifosi. Tedeschi, olandesi e croati hanno sovvertito il trend, per il resto è un Europeo in tono minore. Per fortuna sono pochi anche gli incidenti tra le opposte tifoserie: un centinaio di arresti per Germania-Polonia (tutti ubriachi) e qualche rissa subito sedata l'altra sera a Vienna prima e dopo Croazia-Turchia (12 arresti e 25 feriti). Quest'ultima era considerata una gara ad alto rischio per la presenza di almeno 50.000 croati in città: alla fine i cinquemila agenti messi in campo hanno limitato i danni. Nemmeno la divisione religiosa (cattolici i croati, musulmani i turchi) o l'andamento della partita con il recupero dei ragazzi di Terim all'ultimo istante ha fatto crescere la tensione. Sembra quasi ci sia stato un accordo tra i vari gruppi ultras dell'Europa per evitare gli scontri. Tutti uniti contro «il calcio moderno», come recita lo striscione che molte tifoserie hanno esposto nelle rispettive curve, questo è stato il grido d'allarme, peraltro già noto, dei tifosi più accesi. L'assenza degli hooligans inglesi, bravissimi nell'accendere la miccia, ha fatto il resto e così per adesso l'Uefa può vantarsi di aver organizzato un europeo poco sentito ma con tanto fair-play. Stasera al vecchio Prater, ora Ernst Happel Stadion, ci saranno almeno 15.000 italiani anche se è difficile fare previsioni. L'Uefa come al solito ha distribuito circa 7.000 biglietti per le due squadre, gli altri 35.000 sono un'incognita, nel senso che potrebbero essere finiti in mano a tanti italiani ma anche agli spagnoli. Ecco quindi che una proiezione attendibile indica in 15.000 quelli che porteranno stasera il tricolore nel cuore, mentre i tifosi di Torres e compagni dovrebbero essere in minoranza. Tra loro due personalità d'eccezione: il re Juan Carlos con la regina Sofia accolti dal presidente austriaco Heniz Fischer. L'Italia verrà rappresentata dal nostro ministro della Difesa Ignazio la Russa. Dovrebbe quindi essere confermata la crescita vista contro la Francia quando, dopo aver giocato con lo stadio colorato di arancione olandese nelle prima partita, aver pareggiato nel tifo e in campo la seconda contro i rumeni, finalmente l'Italia ha giocato con la maggioranza del pubblico dalla sua parte la sfida decisiva contro i francesi. La marea azzurra è pronta a vincere la sfida sugli spalti, in campo toccherà ai giocatori di Donadoni fare il resto per giocarsi la semifinale.

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