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Appesi a un filo

Buffon

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Avrebbe potuto essere molto più comoda, la terza delle gare in questo europeo: se l'arbitro norvegese Henning Ovrebo non avesse annullato per un fuorigioco inesistente un gol di Toni in chiusura di primo tempo. Ma avrebbe anche potuto essere la partita più inutile e triste, un mesto addio all'Europa da parte dei campioni del mondo, se Buffon non avesse parato a pochi minuti dalla fine a Mutu un rigore concesso per fallo di Panucci su Niculae. E così Donadoni, ct sempre più in bilico, per il momento si deve accontentare del male minore e di un'Italia nettamente cresciuta rispetto alla gara con l'Olanda. Frutto dell'abiura tattica del ct e soprattutto di scelte diverse. La rivoluzione annunciata di fatto da Donadoni e puntualmente realizzata, cinque uomini nuovi rispetto all'11 iniziale di Berna, ha infatti dato i suoi frutti. Già in avvio si era capito dalla fiammata azzurra che era un'altra Italia: l'assetto prudente dei romeni spingeva De Rossi e Pirlo alla pressione in avanti, sulle fasce le percussioni di Grosso (soprattutto) e Zambrotta si facevano sentire. E così per un quarto d'ora era Italia da applausi con tanto gioco ed all'occhiello una grande opportunità al 9': cross ravvicinato di Perrotta dalla destra, colpo di testa di Del Piero fuori di poco. Ma l'Italia riprendeva a lavorare tutto sommato bene il suo gioco all'uncinetto, prima di affondare sulle corsie laterali: al 39' partiva Zambrotta sulla destra, su sponda di testa di Toni la difesa romena liberava con affanno in angolo. Ma gli azzurri chiudevano il primo tempo recriminando soprattutto per l'ennesimo errore arbitrale: un gol annullato a Toni per fuorigioco inesistente: Pirlo su angolo toccava indietro a Zambrotta, bravo a mettere al centro. In mezzo all'area tre azzurri erano tenuti in gioco da Contra, in ritardo nell'uscire, e Toni insaccava di testa. Inutilmente, perchè per Henning Ovrebo era fuorigioco. Nella ripresa partiva all'assalto l'Italia, mentre a bordo campo cominciava a scaldarsi Cassano: al 2' Pirlo insisteva in dribbling e crossava, Toni non approfittava dell'uscita a vuoto del portiere. I romeni alleggerivano all' 8' con un destro di Pirlo parato a terra da Buffon, e colpivano negli spazi in maniera beffarda al 10': su punizione lunghissima dalle retrovie Zambrotta in netto anticipo su Mutu appoggiava male di testa indietro a Buffon, il romeno ne approfittava e insaccava sull'uscita disperata di Buffon. Gelo e terrore sulla panchina azzurra, ma per fortuna di Donadoni un minuto dopo su angolo di De Rossi, Chiellini toccava e davanti alla porta sbucava Panucci bravo a mettere in rete. Entrava Cassano per Perrotta, la gara si scaldava molto. Al 30' tocco profondo di Cassano, sponda di Toni e in volo testa di De Rossi in torsione: parata in tuffo. Mentre Cassano incantava, usciva Del Piero ed entrava Quagliarella. Su tacco del samporiano e cross di Zambrotta, speravano gli azzurri al 31'. Ed al 33', con azione fotocopia. Ma il colpo di scena sembrava arrivare al 36', quando su cross dalla sinistra Panucci prendeva per la spalla Niculae e lo metteva giù: rigore, giusto stavolta, calciato da Mutu che Buffon parava. Partita finita tra gli interrogativi azzurri. Dopo gli errori dello svedese Froejdfeldt e del norvegese Henning Ovrebo: finiranno prima i direttori di gara scandinavi o l'europeo azzurro?

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