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Fabrizio Fabbri E' Siena, ...

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Ma alla fine la classe degli uomini migliori della Mps, Kaukenas, Thornton e McIntyre su tutti, la solita maledetta disparità dalla lunetta (27 per i padroni di casa, 11 per i capitolini, ed ognuno interpreti il dato come meglio crede) e il dominio a rimbalzo (15 offensivi) hanno fatto la differenza. Così la seconda finale della storia per la Virtus è andata in archivio. Con un finale meno dolce di quello del 1983, ma che deve essere base per ripartire e provare a portare l'assalto nella prossima stagione. Vecchia volpe del playoff, dove, come in amore e guerra tutto è lecito, Repesa ha rivoluzionato il quintetto d'avvio, complice il dolore di Lorbek ad una coscia. Ma se la presenza dell'eroe di gara-4, Jaaber non ha sorpreso, quella di Crosariol ha fatto strabuzzare gli occhi. Ed ecco che invece l'inizio romano è stato tutto nel fisico e nell'intensità del ragazzone del nord-est che, prima che i falli lo limitassero, ha messo su 5 punti, 3 rimbalzi, 2 recuperi e 2 stoppate. Il tutto è servito per dare coraggio a Roma avanti fino al 15-17 e capace di reggere l'urto senese e chiudere al 10' 24-21. L'ingresso di Lorbek ha consentito alla Virtus di attaccare ancora vicino a canestro ma dall'altra parte il nemico pubblico numero 1, McIntyre, ha sentito il sacro fuoco crescere in se. Le sue giocate, assieme alla micidiale concretezza di Kaukenas hanno consentito l'allungo (36-31), mentre la Lottomatica provava la zona. Roma ha reagito e accorciato con Ukic, 42-38, ma verso lo striscione di metà gara Siena ha trovato la forza di mettere un bel baratro per sentirsi cucito un bel pezzo di scudetto, chiudendo al 20' 49-40. Rientrata la Virtus non ha vacillato è risalita con la forza di un free-clymber sulla parete dello scudetto tirando sul ferro con Hawkins, anima e cuore della squadra, la tripla del apri sul 56-53. Al 30' la Virtus ha ancora provato ribaltare la serie cercando di risalire dal 70-63. L'eccellente Ukic ha insaccato il - 5, 77-72 ma qui la benzina, con Lorbek dolorante ad una coscia è finita. La Mps ha trovato la forza di mettere la distanza di sicurezza ed è stata festa. Vince Siena, come da pronostico, e Roma si scopre molto vicina ai campioni. Ora a Toti e Bodiroga il compito di colmare la distanza.

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