Su invito della Consob, Soros annuncia: non sono più interessato
La storia si ripete quattro anni dopo. George Soros ha annunciato il ritiro dall'operazione attraverso il suo portavoce. «Non ci interessa più». Quel «più» è la conferma che l'affare era in piedi e lo riguardava in prima persona, ma l'imprenditore-filantropo si è defilato ad aprile dopo il fantomatico rilancio di una cordata araba. Ieri è dovuto uscire allo scoperto su richiesta della Consob che sta indagando sulle oscillazioni del titolo in Borsa e a giorni passerà la «palla» alla Procura di Roma. La quale, nel frattempo, ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Un'altra brutta storia. «George Soros - spiega il portavoce Michael Vachon a MF Dow Jones e Reuters - non ha più interessi diretti o indiretti nell'acquisto della As Roma. Né Soros, né alcuna della sue affiliate parteciperà ad eventuali operazioni di finanziamento del club capitolino». Sempre ieri, secondo le disposizioni dell'articolo 45 del codice di procedura penale, la procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale sulle oscillazioni del titolo giallorosso, al momento intestato «atti relativi a», ossia senza ipotesi di reato e senza indagati. Gli inquirenti vogliono verificare se dietro le forti variazioni del titolo della Roma in borsa si possa nascondere reati come l'aggiotaggio o la manipolazione del mercato. Il procuratore della Repubblica Giovanni Ferrara ha già chiesto informazioni alla Consob, che anche ieri ha proseguito le audizioni con i diretti interessati. Indagini a parte, la situazione è in continuo divenire. Ieri Rosella Sensi è stata ricevuta dai vertici Unicredit. La banca, principale creditrice di Italpetroli per oltre 340 milioni di euro, ha chiesto un aggiornamento sui piani della holding. La cessione della Roma resta tuttora la soluzione più semplice, si cercano nuovi finanziatori. La Inner Circle potrebbe trovarne più di uno nei prossimi giorni. «Ora che Soros non verrà più - commenta Matarrese - non ci vestiremo certo a lutto. La famiglia Sensi è una garanzia del calcio italiano: spero che risolvano i loro problemi». Le manovre giallorosse sul mercato restano «congelate»: rinviato a data da destinarsi il vertice tra la Sensi, Spalletti e gli altri dirigenti. Il futuro è dietro l'angolo ma nessuno sa che sembianze avrà.