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Paolo Avesani Era un match ...

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Fei e compagni entrano in campo al massimo della concentrazione, seppellendo gli avversari sotto una valanga fatta di 6 ace e 12 muri. Con questo successo l'Italia si porta al comando della classifica, a punteggio pieno e in solitaria. La vittoria sugli «Aussie» è frutto della giornata di grazia del palleggiatore Vermiglio, in grado di giostrare al meglio gli ispiratissimi Zlatanov e Fei. I centrali Mastrangelo e Birarelli, positivi in attacco, a muro si rivelano due veri incubi per gli attaccanti australiani. La seconda linea, ben orchestrata da Manià, recupera un'infinità di palloni, permettendo alle bocche da fuoco di incrementare lo score. La giovane Australia non regge la forza d'urto degli azzurri, non riuscendo mai ad arrivare a quota venti in nessuno dei tre set. Per gli azzurri si tratta di un bel passo avanti in direzione Pechino. «Abbiamo preparato benissimo questa sfida - dice coach Anasatasi - sapevamo che sarebbe stata insidiosa ma abbiamo lavorato bene nella correlazione muro difesa. Ora attenzione, perché la strada verso Pechino è ancora lunga». Soddisfatto anche l'ottimo Mastrangelo: «Abbiamo difeso molto bene ed in battuta, seppur con qualche errore, li abbiamo messi in difficoltà». Gli fa eco un Hristo Zlatanov, sempre più braccio armato degli azzurri: «A livello tecnico-tattico ha funzionato tutto molto bene. Se proprio vogliamo andare per il sottile il servizio poteva andare meglio. Un successo importante e meritato». Oggi (ore 8.35 diretta Rai Sport Più) l'Italia affronta l'Algeria.

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