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Mistero Roma. La "strana" altalena in borsa, sbarca Tacopina ma Soros non c'è più

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Roma

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La cessione della Roma prima a un passo e ora congelata, personaggi più o meno attendibili che si infilano nella vicenda e un'inspiegabile altalena in Borsa. Da inizio anno il valore delle azioni è più che raddoppiato (+112%), solo ieri ne sono state trattate 12 milioni e mezzo, pari a quasi il 10% del capitale. Dopo due giorni di flessione, con ben 53 milioni di euro «bruciati», il titolo giallorosso ha ripreso a volare: +15,55% a fine seduta, nuovo prezzo 1,375 euro. Possibile che la nuova impennata sia dovuta solo all'arrivo di Joseph Tacopina a Roma? La Consob indaga e cerca risposte. Di sicuro ieri è sbarcato nella Capitale l'avvocato amico di George Soros e la sua sola presenza ha riacceso l'attenzione di tutti. Tacopina è stato accolto alle primissime ore del mattino a Fiumicino da due fotografi e ha posato con la sciarpa giallorossa. «Forza magica Roma» ha detto con il suo «sleng» italo-americano, prima di raggiungere l'hotel Sheraton all'Eur. A Roma ha un ufficio e un ristorante, ma secondo la stampa americana sarebbe tornato in Italia per evitare di testimoniare al processo contro il suo vecchio cliente Bernanrd Kerik - l'ex capo della polizia di New York che rischia il carcere per una vicenda di mazzette - e quindi per non rovinarsi la reputazione con gli attuali clienti. Inoltre, Tacopina assiste (non ufficialmente) Amanda Knox, indagata per l'omicidio di Perugia. Al di là dei suoi impegni di lavoro, il legale vuole capire se e come sarà possibile riprendere la trattativa con i Sensi. È stato lui a coinvolgere Soros nell'affare tramite la Inner Circle Sport, sperando di ottenere un posto nella nuova società. Ma dagli Usa arriva la conferma che il magnate ungherese si è ormai defilato. «L'accordo è stato considerato, così come tanti altri, ma è stato deciso di andare oltre - scrive stavolta il Daily News - e ora il Soros Fund Manager non lo considera più». Il quotidiano smentisce le notizie su un'imminente intesa con i Sensi riportate il giorno prima dal New York Post, citando fonti vicine al miliardario ungherese. Sulle colonne del Daily News si apprendono nuovi particolari: Tacopina sarebbe affiancato da Frank Cascio, il 28enne ex assistente di Michael Jackson citato ma senza conseguenze legali nell'indagine sulle molestie sessuali del cantante. Niente a che vedere con Soros che alla Roma non ci pensa più da un pezzo. Ad aprile stava per chiudere l'affare insieme ad altri quattro immobiliaristi newyorkesi non meglio identificati. Soltanto i quattro soci sarebbero ancora interessati, ma senza l'intervento del magnate non è possibile coprire la spesa per chiudere la trattativa: quasi 300 milioni di euro. Gli advisor italiani sono fermi in attesa di nuovi segnali, mentre la Inner sta sondando il terreno alla ricerca di altri finanziatori. Il nome di Fisher sembra l'unico concreto. I Sensi, invece, cercano le risorse per salvare Italpetroli con scadenze imminenti da rispettare. Oggi alle 12 si riunirà il cda della Roma, ufficialmente solo per approvare la relazione mensile sul bilancio. Ma la svolta è dietro l'angolo. In un verso o nell'altro.

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